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Guida, si può usare lo smartphone quando siamo fermi al al semaforo? La risposta

Guida, si può usare lo smartphone quando siamo fermi al al semaforo? La risposta

C’è il rischio di essere multati: i consigli dell’avvocato Biagio Depresbiteris

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Mi è arrivata a casa una multa con tanto di fotografia scattata da una telecamera: secondo il verbale stavo usando il cellulare mentre ero alla guida ma in realtà ero ferma al semaforo rosso! Possibile che anche in una situazione simile scatti la sanzione? È davvero giusto essere puniti se il veicolo non è in movimento? E soprattutto: ci sono margini per opporsi e far valere le proprie ragioni, oppure si tratta di una battaglia persa in partenza?
Anna da Grosseto


La questione riportata nel quesito è molto comune. Utilizzare il cellulare in auto è un gesto che sembra innocuo, ma che può costare caro. Con la riforma del Codice della Strada 2025, l’uso dello smartphone alla guida è uno dei comportamenti maggiormente attenzionati dal legislatore e dalle forze dell’ordine, tanto da essere diventato un terreno privilegiato per i controlli con dispositivi elettronici e telecamere.

L’art. 173 del C.d.S. vieta al conducente di "utilizzare durante la marcia apparecchi radiotelefonici ovvero cuffie sonore", consentendo solo l’uso di sistemi a viva voce o dotati di auricolare purché non richiedano l’uso delle mani. La riforma del 2025 ha inasprito le conseguenze: non solo la multa pecuniaria, ma anche la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi, che diventano tre in caso di recidiva. Il tema sotteso alla domanda della lettrice de "Il Tirreno" è se la multa possa essere comminata anche se l’auto era ferma in attesa del semaforo verde. La Cassazione si è già espressa in più occasioni, chiarendo che l’uso del cellulare è vietato non solo quando l’auto è in movimento, ma anche durante le soste temporanee che fanno parte della circolazione, come quelle al semaforo o in coda. L’auto è considerata in "circolazione" fino a quando non viene spenta e messa in condizione di sosta volontaria e stabile: "l’art. 157 c.d.s. dispone che per arresto si intende l’interruzione della marcia del veicolo dovuta ad esigenze della circolazione e, in questi casi, permane il divieto di usare far uso di apparecchi radiotelefonici. Infatti, sarebbe del tutto irragionevole immaginare che, in casi come quello in esame, il conducente, al momento di impegnare un incrocio in attesa del passaggio delle vetture con precedenza e con l’obbligo di sgomberare l’area il prima possibile, possa tranquillamente utilizzare un apparecchio radiomobile proprio nel momento di maggior pericolo, per il solo fatto che il veicolo si e momentaneamente arrestato. La ratio del divieto di cui all’art. 173 comma 2, cod. strada (d. Igs. n. 285 del 1992), infatti, risiede nell’impedire comportamenti che siano in grado di provocare una situazione di pericolosità nella circolazione stradale, inducendo il guidatore a distrarsi e a non consentire di avere con certezza il completo controllo del veicolo in movimento". (Cass. Ord. n. 23331/2020).

Quanto alla modalità di accertamento, la multa può essere legittimamente elevata anche sulla base di una fotografia scattata da telecamere o apparecchi di rilevazione automatica omologati. L’uso di tali strumenti è stato espressamente previsto dalla normativa, in modo analogo a quanto accade per gli autovelox. Naturalmente, l’atto deve riportare con chiarezza la contestazione, indicando il luogo, l’orario, la targa e allegando, ove possibile, l’immagine che mostra il conducente con il cellulare in mano.

In sostanza, la multa presa al semaforo per cellulare in mano è, nella grande maggioranza dei casi, perfettamente legittima. Le possibilità di annullarla in sede di ricorso sono limitate e legate a circostanze particolari (ad esempio, mancanza di indicazioni essenziali o errori sull’identificazione del veicolo).

Il consiglio, quindi, è uno solo: evitare di toccare lo smartphone mentre si è alla guida, anche se fermi al semaforo.


Servizio sportello legale: Il Tirreno si avvale della competente e qualificata collaborazione dello studio legale Depresbìteris-Scura. I professionisti di questo studio rispondono settimanalmente ai quesiti che arriveranno a sportellolegale@iltirreno.it.

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