Aerei, primo volo con cani di grossa taglia: una svolta partita dalla Toscana – Video
La novità Italia apripista grazie a Ita Airways: dietro c'è l'impegno del senatore leghista Manfredi Potenti
Il primo volo aereo “dog friendly” d'Italia è partito stamani, martedì 23 settembre, alle 9 da Linate per atterrare a Fiumicino. A bordo, oltre al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, anche due cuccioloni di più di 10 chili di peso. Quei cani, per intendersi, che fino a ieri erano destinati necessariamente alla stiva, con conseguenti sofferenze per i gli amici a quattro zampe, e qualche volta, purtroppo, anche qualche decesso. «Purtroppo sì, ci sono stati diversi casi di cani trovati senza vita in stiva alla fine del volo», conferma Manfredi Potenti, toscano, senatore leghista e membro del Dipartimento per la tutela del benessere animale del Carroccio.
Ma in questo caso soprattutto l'uomo a cui il ministro Salvini ha affidato il compito di accogliere le proteste di molte associazioni animaliste e di diversi proprietari e costruire un percorso che potesse permettere di far salire in cabina anche i cani di grossa taglia, ossia con un peso superiore ai dieci chili. «Finalmente ce l'abbiamo fatta - sorride soddisfatto il senatore Potenti-: quello di domani (stamani, nda) è il primo volo, grazie alla disponibilità di Ita Airways che non solo ha aderito al protocollo di Enac, ma si è offerta anche di fare da apripista. Ma già altre compagnie ci hanno contattato e sono pronte ad aderire, a cominciare da Lufthansa».
Dunque è stato necessario elaborare un protocollo ad hoc?
«Certo. E quella è stata una delle difficoltà maggiori perché a livello europeo ed internazionale non c'era nulla di simile a cui ispirarsi».
Stavolta siamo arrivati primi?
«Esattamente. Grazie all'ottimo lavoro di Enac, siamo stati i primi in Europa e al mondo a definire un protocollo dettagliato che consente di trasportare in sicurezza, in cabina, anche i cani di taglia grande. Le attenzioni sono dovute essere molteplici: intanto le misure e le caratteristiche del trasportino da fissare a un posto passeggeri dell'aereo, ma anche il numero massimo di cani che possono essere trasportati in cabina anche in ragione delle dimensioni del velivolo e le dovute attenzioni a coloro che possono essere allergici o, semplicemente, avere. Tutto questo, però, è il passato. Adesso siamo nella fase in cui stiamo sottoponendo il protocollo alle diverse compagnie aree».
C'è interesse?
«Moltissimo. Ita Airways è stata la prima ad aderire, ma sono in tantissimi che, proprio in questi giorni, stanno raccogliendo informazioni e sono pronti ad adottare il protocollo a loro volta. Fra l'altro nei prossimi giorni avremo una riunione anche con l'Icao, l'agenzia internazionale delle Nazioni Unite per i voli civili».
Che cosa vogliono?
«Conoscere meglio la nostra esperienza e il protocollo. A livello internazionale su questo tema non ci sono ancora esperienze».
L'Italia, dunque, potrebbe fare da apripista?
«Già lo stiamo facendo. Sicuramente, infatti, l'Icao, nell'elaborare il protocollo, valido per tutte le compagnie e i Paesi del mondo, s'ispirerà al nostro. E nel frattempo, noi ci stiamo preparando anche al primo volo intercontinentale. Il giorno non so dirlo, anche se non ci sarà da attendere molto. Però è sicuro che voleremo dall'Italia alla Colombia».