L’intervento
Superbonus in Toscana, ecco quanti edifici sono stati ristrutturati. E c’è il caso condomini – Numeri e classifiche
Era la maxi-detrazione varata per la ripresa dell’economia nel bel mezzo della pandemia: l’investimento sfiora i sette miliardi che vale solo il 5,5% del totale in Italia
Quasi 38.500 edifici ristrutturati per un investimento complessivo di 6,8 miliardi di euro ammessi a detrazione, rispettivamente, il 7,7% e il 5,6% dei totali nazionali. Sembrano i numeri di un successo quelli riferiti ai toscani che hanno approfittato del “Superbonus 110%”, la maxi detrazione d’imposta sulle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico delle abitazioni fra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 prevista dal cosiddetto “Decreto Rilancio” voluto dal governo Conte per sostenere la ripresa dell’economia nel bel mezzo della pandemia.
Eppure l’apparenza, spesso, inganna. In questo caso in modo particolare. Perché gli ultimi dati pubblicati da Enea, aggiornati al 31 agosto e che danno conto dell’utilizzo della super agevolazione in tutte le regioni d’Italia dalla sua introduzione sino a una ventina di giorni fa, per quanto riguarda la Toscana tratteggiano un quadro a luci ed ombre. Vero, infatti, che con 38.465 ristrutturazioni effettuate grazie al Superbonus, la Toscana si colloca al quinto posto in Italia per numero di edifici rimessi a nuovo, davanti al Piemonte (36.262) e alle spalle di Lombardia (78.801, il 15, 7% degli immobili riqualificati a livello nazionale), Veneto (59.887), Emilia Romagna (44.843) e Lazio (38.756).
Numeri e graduatorie
Ma i 6 miliardi e 836mila euro valgono al Granducato soltanto l’ottavo posto nella graduatoria basata sul totale degli investimenti ammessi a detrazione. In testa, infatti, c’è di nuovo la Lombardia che recita la parte del leone, poiché con i suoi 23 miliardi e 366 milioni, ha assorbito circa un quinto (19,2%) del totale nazionale (121 miliardi e 992 milioni di euro). Davanti alla Toscana, ci sono ancora Emilia Romagna (9,5% dell’investimento totale ammesso a detrazione), Veneto (9,2%) e Lazio (8,4%) , ma anche Campania (7,6%), Piemonte (7,3%) e Sicilia (5,7%).
Il risultato è che nelle graduatorie degli investimenti per le differenti tipologie di immobili ristrutturate con il Superbonus, la Toscana è sempre nelle ultimissime posizioni. Emblematico il caso dei condomini, ma anche delle unità familiari, ossia gli immobili di proprietà esclusiva di una famiglia come villette e terra tetti. In entrambe i casi, infatti, è al penultimo posto per importo medio degli investimenti. Nello specifico, nei condomini, il valore medio del Granducato è di 471.679 euro, -133mila in rispetto alla media nazionale (605mila euro) e ben -344mila in confronto al Lazio (752mila), la regione prima in graduatoria.
La Toscana, invece, come detto si ferma al penultimo posto: solo in Trentino Alto Adige (406.679) si è registrato un dato più basso. Discorso simile per quanto riguarda le unità familiari. Anche se in questo il range è più limitato dato che la differenza fra la prima regione d’Italia (la Campania con 125mila euro) e l’ultima (il Friuli Venezia Giulia con 109mila) è di 16mila euro e la media nazionale si ferma a 117mila euro. Non cambia, però, la posizione della Toscana che con 111.467 euro si ferma di nuovo in penultima posizione, subito alle spalle della Puglia (111.467). Va appena un po’ meglio per le cosiddette “unità immobiliari funzionalmente indipendenti”, ossia case che possono essere anche porzioni di altri edifici ma che hanno approvvigionamento idrico e impianti per gas, energia elettrica e climatizzazione invernale autonomi e di proprietà. Ma davvero di poco: con un investimento medio di 92.134 euro, infatti, la Toscana si posizione al quartultimo posto, subito dietro le Marche (92.889). Alle sue spalle ci sono Liguria (91.226), Valle d’Aosta (90.446) e, di nuovo all’ultimo posto, Friuli Venezia Giulia (82.276). In testa c’è ancora la Campania (108.014 euro), seguita da Sardegna (107.473) e Lombardia (105.802).
Alla fine, dunque, l’unico dato che colloca la Toscana sopra la media nazionale, sia pure di pochissimo, riguarda i lavori realizzati: nella regione, infatti, a fine agosto erano stati chiusi cantieri per un valore pari al 96,3% degli investimenti ammessi a detrazione contro il 96,2% italiano. In questo caso, però, le posizioni s’invertono rispetto alle graduatorie sugli importi medi per le diverse tipologie abitative: in testa c’è il Trentino Alto Adige (98,8%) , in coda la Campania (92,7%).