Saldi estivi, lo shopping è già partito tra offerte anticipate e sconti online. Quanto vale il “far west promozionale”
Spesi per ora 700 milioni. Il Codacons: «Giro d’affari fino a 3,2 miliardi»
Una settimana esatta ai saldi estivi in tutta Italia eccetto Trento e Bolzano, che seguono un calendario a sé. Gli sconti di fine stagione avranno un giro d'affari che il Codacons quantifica tra i 3 e i 3,2 miliardi di euro, ma che secondo Fismo-Confesercenti ha già totalizzato una spesa di 700 milioni con vendite promozionali, pre-saldi e sconti web che anticipano l'avvio della stagione vera e propria. Il Codacons prevede che quest'anno la quota di consumatori interessati ai saldi si attesterà tra il 50% e il 55%, «stabile rispetto allo scorso anno, ma in caduta libera rispetto a 10 anni fa, quando gli italiani che hanno approfittato dei saldi furono 7 su 10».
L'associazione dei consumatori afferma che «tra e-commerce, sconti online e pre-saldi oramai divenuti una prassi per tutte le catene commerciali, i saldi hanno perso il loro potere attrattivo sui consumatori, che possono fare acquisti a prezzi scontati tutto l'anno approfittando delle offerte sul web o delle promozioni speciali nei negozi». Con una spinta che potrebbe arrivare dai turisti stranieri che «in questo periodo dell'anno, affollano le città italiane e le località di vacanza, e la cui spesa per abbigliamento, calzature ed accessori potrebbe dare impulso al commercio».
Secondo Fismo il mercato aggira la data ufficiale fissata dalle normative, definendolo un «assalto agli affari» prima della data di inizio. E con un'indagine condotta da Ipsos sul fenomeno dei pre-saldi rileva che oltre 6,5 milioni di consumatori hanno già approfittato delle offerte spendendo in media circa più di 100 euro a testa. Il presidente dell'associazione Benny Campobasso spiega che «negli ultimi anni le strategie commerciali per anticipare la concorrenza si sono moltiplicate».
Il fuoco promozionale è molto ampio: oltre la metà degli italiani (52%) ha già ricevuto offerte, anche se solo una parte – il 18% del totale – ha effettivamente acquistato. Il 34% ha ricevuto offerte ma ha scelto di non acquistare, mentre il 45% dichiara di non aver ricevuto alcuna proposta e un 3% non ricorda. Le offerte anticipate si rivolgono soprattutto ai più giovani: il 22% tra i 18 e i 34 anni ha approfittato dei pre-saldi, contro il 17% nella fascia 35-65 anni. Le donne (20%) risultano leggermente più propense all'acquisto rispetto agli uomini (17%).
Dal punto di vista territoriale, la tendenza all'acquisto in pre-saldo è abbastanza omogenea: 19% al Nord e al Sud, 17% al Centro. Campobasso sottolinea che «soprattutto il web e i social network sono un vero far west promozionale, dove le offerte spuntano in ogni momento, senza controlli né tutele, spesso senza indicazione chiara del prezzo iniziale». Un'area «grigia che vale centinaia di milioni di euro, in cui la trasparenza è un'eccezione più che una regola», aggiunge. L'Unione nazionale consumatori osserva che l'estate 2025 avrà sconti stabili «rispetto a quelli di gennaio, ma superiori a quelli della scorsa estate», con sconti del 19% per abbigliamento e calzature, in rialzo rispetto al 18,1% del 2024.