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Vacanze via mare, in Toscana i rincari si fanno sentire: i trucchi (e gli escamotage) per risparmiare sui traghetti

di Federico Lazzotti
Vacanze via mare, in Toscana i rincari si fanno sentire: i trucchi (e gli escamotage) per risparmiare sui traghetti

I pendolari dell’Elba si ingegnano tra biglietti doppi, auto “fantasma” e prenotazioni mirate. Simulazioni choc: per la Sardegna oltre 1.300 euro a famiglia. La Corsica si rivela l’isola (quasi) low cost

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Chi bazzica l’Elba ha imparato i trucchi del mestiere del passeggero abituale per contrastare il caro biglietti dei traghetti, tendenza che - secondo Codacons - quest’anno sfiora il 10% sul 2024. Racconta Roberta, proprietaria di una seconda casa nella zona di Procchio, non residente, ma assidua frequentatrice dell’isola anche d’inverno e nei fine settimana meteoattraenti. «Se è possibile – è la prima cosa che consiglia – evitate di portare la macchina, perché è quella che pesa di più sul costo complessivo del viaggio. Per il passaggio ponte, invece, c’è un trucchetto per risparmiare qualcosina. Quando andate fisicamente in biglietteria, se il prezzo della tratta è conveniente, prendete due tagliandi: uno lo usate subito e l’altro potete utilizzarlo nei tre mesi successivi allo stesso prezzo, anche se poi sceglierete una corsa più costosa».

Il trucco per risparmiare con l'auto (con i suoi rischi)

Aggiunge Giovanni che, invece, è residente a Portoferraio da qualche anno e per questo ha garantite le agevolazioni che gli permettono di pagare il passaggio ponte meno di 4 euro e la macchina, una utilitaria, intorno ai 16. «In molti – ammette – prenotano l’auto sulla nave che costa meno perché magari è ad un orario scomodo e si presentano all’imbarco di quella successiva. È un escamotage che funziona soprattutto in inverno, perché se lo fai in estate rischi di trovare il traghetto pieno e di restare bloccato al porto».

Simulazioni per l’Elba

Per capire l’aria che tira sulle tariffe dell’estate ormai alle porte basta andare sui siti delle compagnie di navigazione e fare qualche simulazione. Cominciamo proprio dalla tratta Piombino-Portoferraio. Abbiamo ipotizzato di partire sabato 5 luglio e tornare il sabato successivo. La prenotazione riguarda una famiglia standard: mamma, papà, due figli tra i 4 e gli 11 anni e un’auto. Scegliendo Moby o Toremar il prezzo varia per l’andata tra i 136,81 euro (si tratta della corsa delle 17 e delle 19, quindi si perde un giorno di vacanza) fino ai 191,98 euro se si sceglie di partire in mattinata. Per il ritorno, invece, si va da un minimo di 85,29 euro a un massimo di 112,13. Insomma, comunque vada la forbice va dai 222 ai 304 euro. E non siamo tecnicamente in altissima stagione. Se volessimo andare il mese successivo (9-16 agosto) i costi aumenterebbero, ma in media di soli pochi euro.

Viaggio in Sardegna

Cambiando destinazione, la Sardegna, si sa, è costosa: otto ore di nave, si viaggia di notte per non perdere un giorno di ferie, si porta l’auto per muoversi e serve la cabina se non si vuole dormire sul ponte o andare a caccia di un divanetto prima della partenza.

Ma i prezzi delle navi per l’isola sono alti anche per chi viaggerà tra il 20 e il 28 giugno. Ipotizzando che all’imbarco si presenti un piccolo suv con a bordo una famiglia di quattro persone, tutti senza la cosiddetta continuità territoriale, il conto è più salato di un tuffo a Cala Goloritze. Partenza notturna da Livorno per Olbia: a bordo di una nave Moby, 1.348 euro. Se i quattro turisti scegliessero un viaggio a bordo di una nave Grimaldi, il prezzo sarebbe di poco inferiore: 917 euro. Solo che siccome la richiesta è alta, se la prenotazione partisse adesso al cifra varrebbe solo un viaggio in poltrona. Una soluzione non proprio comoda. «Il trucco per risparmiare? Prenotare con molto anticipo scegliendo partenze in mezzo alla settimana, meglio martedì o mercoledì», spiegano gli esperti.

Verso la Corsica

È snazzicando sui siti che si scopre che la Corsica può essere una alternativa: a metà luglio la solita famiglia di quattro persone con auto (ma senza cabina) spenderebbe per il viaggio Livorno-Bastia meno di 400 euro andata e ritorno. Spiega Laura Grandi, presidente di Federconsumatori Toscana: «Ogni anno è la stessa storia, con la scusa dell’aumento di carburante, elettricità e materie prima aumentano i prezzi, ma gli stipendi non crescono mai. Ecco perché ormai le vacanze sono diventate un lusso, pochi possono permettersi più di una settimana di ferie l’anno. E in quella settimana spendono lo stipendio di un mese. Come associazione dico sempre che sarebbe giusto boicottare certe mete e certi servizi».l
 

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