Pulci, zecche e parassiti: come proteggere cani e gatti dai pericoli dell’estate
Con l’arrivo della bella stagione aumenta il rischio di infestazioni da parassiti esterni. Il veterinario Antonio Bartoli spiega come riconoscere i sintomi, prevenire le malattie e proteggere gli animali domestici tutto l’anno
Pulci, zecche e parassiti rappresentano una minaccia costante per i cani e i gatti. Ma in alcuni periodi più caldi, come la primavera e l'estate, il rischio cresce in maniera esponenziale. E non solo possono causare fastidi come prurito e irritazioni cutanee, ma possono anche agire da vettori e trasmettere malattie gravi, come la babesiosi, l’anaplasmosi o le dermatiti allergiche. Per proteggere i nostri amici a quattro zampe, è fondamentale adottare una strategia preventiva efficace e continua durante tutto l’anno e soprattutto capire come intervenire. Ne abbiamo parlato con il dottor Antonio Bartoli, alla guida dell’ambulatorio veterinario di via Arnolfo di Cambio, a Empoli.
Quali sono i principali sintomi da notare e da riconoscere?
«Se l’animale manifesta febbre, anemia, mancanza di appetito, perdita di peso, spossatezza, aumento di volume dei linfonodi, dolori articolari o difficoltà a camminare, è importante portarlo al più presto dal medico veterinario. Perché potrebbe essere stato colpito da una delle patologie trasmesse da vettori e, in tal caso, va sottoposto subito a un trattamento».
Di quali malattie si tratta?
«La puntura della zecca può trasmettere l’ehrlichiosi, capace di distruggere i globuli bianchi e le piastrine, la babesiosi, diffusa in particolare in Sardegna, che infetta i globuli rossi e l’anaplasmosi, che causa una forte anemia. È facilmente riconoscibile da test veloci effettuati in laboratorio ma spesso ha un decorso lungo e per guarire sono necessari gli antibiotici. C'è poi la borreliosi, o malattia di Lyme, che può colpire il cane e a volte anche l’uomo. Anche l’infestazione da pulci può però essere causa di patologie gravi, pure nei gatti».
Si spieghi meglio.
«Le loro punture sono inoltre responsabili, si calcola al 70 per cento, della dermatite allergica, una reazione allergica appunto alla saliva dei parassiti che provoca forte prurito, arrossamento e irritazione della pelle e che può comportare infezioni e caduta del pelo. Da non confondere con le allergie primaverili che invece sono spesso legate a pollini di alberi, erba e fiori oppure alla polvere o alla muffa. Per finire c’è il flebotomo, più comunemente detto pappatacio, un insetto simile a una minuscola zanzara. La sua puntura può essere responsabile della leishmaniosi, una malattia cronica che interessa tutto l’organismo. La leishmaniosi può decorrere con sintomatologia grave o in forma quasi inappetente».
Come si manifesta?
«Nel cane si manifesta per lo più in forma generalizzata, con lesioni cutanee, desquamazione della pelle e dimagrimento».
E quali sono i rimedi per proteggere gli animali domestici?
«La prevenzione è l'arma più potente che abbiamo. E inizia con l’uso di antiparassitari specifici, come collari, pipette o compresse orali, che consiglio di usare tutto l'anno. Questi prodotti non solo tengono lontane pulci e zecche, ma possono anche proteggere da altri parassiti come pidocchi, zanzare e flebotomi, vettori della leishmaniosi. Ci sono poi i vaccini ma in qualsiasi caso è importante scegliere il prodotto più adatto, in base alle abitudini e ai luoghi in cui vivono i pet e tenendo conto della specie, del peso e dell’età. È necessario consultare sempre il veterinario per individuare il trattamento più efficace e sicuro».