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Liste d’attesa in Toscana, il piano “d’emergenza” della Regione per il mese di dicembre: «Ecco 5 milioni di euro»

Liste d’attesa in Toscana, il piano “d’emergenza” della Regione per il mese di dicembre: «Ecco 5 milioni di euro»

La Regione: «Nel 2024 l'88 per cento delle prestazioni di diagnostica e il 75,5 per cento delle visite sono state erogate entro i tempi»

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Cinque milioni di euro per contenere le liste d’attesa nelle ultime settimane dell’anno. Ad annunciarlo sono il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. «Vogliamo garantire continuità e ritmo alle prestazioni anche nel mese di dicembre - spiegano-. Con l’esaurirsi delle risorse autorizzate dal Governo, già tutte impegnate, rischiavamo che l’attività proseguisse a singhiozzo con ulteriori disagi per le persone. Non vogliamo che accada e per questo abbiamo autorizzato alle aziende l’uso di 5 milioni del fondo sanitario».

Le risorse esaurite

Le risorse esaurite a cui presidente e assessore fanno riferimento sono i 32milioni del fondo sanitario nazionale autorizzati dal Governo per abbattere le liste d’attesa. Risorse che in Toscana, nel 2024, hanno permesso di garantire 14.600 interventi chirurgici, 316 mila prestazioni ambulatoriali e 23 mila screening. «Non sono risorse in più – precisano – ma spazi di manovra che abbiamo utilizzato al 100 per cento per rispondere ai bisogni delle persone. Da settimane al Ministero continuano a ripetere che le Regioni non hanno speso tutte le risorse a disposizione per abbattere le liste d’attesa. Ribadiamo che non è il caso della Toscana». 

Liste d’attesa: i dati del 2024

Nel 2024 l'88 per cento delle prestazioni di diagnostica  (+13 per cento rispetto al 2022) e il 75,5 per cento delle visite (+4,5 rispetto al 2022) sono state erogate entro i tempi. In crescita anche i volumi di prestazioni erogate: nel 2024 sono il 6 per cento in più rispetto all'anno precedente. «La situazione rimane difficile senza risorse – concludono Giani e Bezzini  - ed una strategia per l’appropriatezza sarà sempre più complessa. Intanto noi facciamo quello che il Governo non vuole fare: mettiamo risorse sulla sanità».

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