Morto a 62 anni dopo la puntura di un’ape: addio all’ex calciatore del Prato Stefano Guerra
La tragica notizia dopo il ricovero all’ospedale di Reggio Emilia
REGGIO EMILIA. Si è spento nel tardo pomeriggio di martedì 9 luglio, Stefano Guerra, l’ex calciatore di Reggiana, Prato e Vicenza.
La puntura e il ricovero
Il difensore 62enne si trovava ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia da venerdì 5 luglio in seguito ad uno shock anafilattico dovuto alla puntura di un’ape. Guerra stava svolgendo un’attività di volontariato – da tempo si dedica alle persone anziane e in condizione di fragilità – quando è stato punto dall’insetto, a cui era allergico, che si era nascosto nella tuta che indossava. Consapevole della pericolosità dell’accaduto, ha subito chiesto aiuto ed è stato soccorso, ma le sue condizioni si sono via via aggravate, costringendo il personale medico a disporre il ricovero in ospedale, dove i medici hanno fatto di tutto per salvarlo. Poi la tragica notizia.
La carriera
Cresciuto nell’Audace San Michele, nel 1980 Guerra è stato venduto al Vicenza dove, a 18 anni, ha iniziato la sua carriera professionistica. Dopo aver vestito per quattro anni la maglia biancorossa, nell’estate del 1984 il terzino destro è stato ceduto al Prato, dove è rimasto fino al mese di giugno del 1988, quando è stato venduto alla Reggiana. Era la squadra di Pippo Marchioro e Andrea Silenzi, che ha subito conquistato la promozione in serie B. Guerra è rimasto a Reggio anche nelle due stagioni successive, prima di subire un grave infortunio. Nel luglio del 1991 è tornato di nuovo al Prato, dove è rimasto due stagioni prima di ritirarsi.