Gli occhi di Daniele condannano al ko la sanità pubblica
Ostaggio di una terribile e devastante malattia che giorno dopo giorno ha il solo obiettivo dell’annientamento
Le due facce di una stessa medaglia. È giusto che un giornale come il nostro, con radici ben salde nella sua comunità di riferimento, rappresenti un megafono per amplificare e irrobustire l’appello di Daniele e di tutti coloro che si trovano nelle sue condizioni. Ostaggi di una terribile e devastante malattia che giorno dopo giorno ha il solo obiettivo dell’annientamento.
Per lui, completamente paralizzato e immobilizzato a letto, un nuovo puntatore ottico è diventato uno strumento salvavita, gli serve per rimanere in comunicazione con il mondo che gli gira attorno. Glielo dovrebbe assicurare, insieme a una dignitosa quota per l’assistenza 24 ore su 24, il sistema sanitario, ma non è così.
È il rovescio della medaglia, appunto: un giornale non dovrebbe sostituirsi a chi è chiamato e legittimato a garantire quotidianamente i diritti dei più deboli.