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Morte di Mattia Giani, le regole nei campi di calcio. Medico, ambulanza e Dae: facciamo chiarezza

di Antonio Scuglia

	Il campo del Lanciotto e Mattia Giani
Il campo del Lanciotto e Mattia Giani

In Toscana il «defibrillatore è obbligatorio anche in Eccellenza e nei campionati minori», spiega Marco Maccheroni. Ma a chi non segue le norme cosa succede?

17 aprile 2024
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Il lutto che ha colpito tutti gli sportivi toscani fa tornare d’attualità l’argomento della sicurezza negli impianti, in tutte le categorie. Una sicurezza che purtroppo non è facile da garantire in modo completo anche se «la Toscana è più sensibile rispetto ad altre realtà», spiega Marco Maccheroni, consigliere regionale della Lega Nazionale Dilettanti ed ex direttore di laboratorio dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana.

Un esempio pratico? «Da noi – risponde Maccheroni – il defibrillatore è obbligatorio su tutti i campi, anche nelle categorie minori, non solo in quella nazionali».

Dopo di che bisogna che ci sia anche chi è in grado di farlo funzionare in caso di arresto cardiaco, intervenendo in modo tempestivo. Perché ogni minuto che passa, come spiegava al Tirreno la cardiologa Maria Grazia Bongiorni, le possibilità di sopravvivenza del paziente diminuiscono velocemente. Ma quando e dove è prevista l’obbligatorietà della presenza di un medico durante la disputa di gare ufficiali?

Nelle disposizioni della Lega Nazionale Dilettanti si specifica che le società ospitanti che partecipano al campionato di Serie D maschile, ai campionati nazionali di calcio femminile e ai campionati nazionali di calcio a cinque hanno l’obbligo di far presenziare in ogni gara un medico a disposizione anche della squadra ospitata.

L’inosservanza di quest’obbligo deve essere segnalata dall’arbitro nel rapporto di gara, il che porta a una sanzione nei confronti della società ospitante. Inoltre, in Serie D, c’è l’obbligo di avere ai bordi del campo di gioco un’ambulanza con defibrillatore, così come nella Serie A di calcio a cinque. E l’inosservanza di quest’obbligo porta all’irrogazione di una sanzione di 500 euro.

Ma attenzione: stiamo parlando di campionati nazionali sebbene non professionistici. Dall’Eccellenza in giù, quindi anche in Promozione, Prima, Seconda, Terza categoria e giovanili, la normativa è quella dei campionati regionali. In Eccellenza c’è l’obbligo di far presenziare in ogni gara un medico a disposizione della squadra ospitante e della squadra ospitata. In alternativa, l’obbligo è quello di avere ai bordi del campo di gioco un’ambulanza. Nel regolamento si parla di “ambulanza”, non di “ambulanza con medico a bordo”.

Ma in Toscana, come accennavamo, dice Maccheroni, «il defibrillatore è obbligatorio anche in Eccellenza e nei campionati minori. Le nostre norme sono più stringenti di quelle nazionali».

Cos’altro si può fare? «A livello nazionale – risponde Maccheroni – avere un’ambulanza con un medico in tutte le partite purtroppo è impossibile, il numero di gare che si giocano nei campionati minori è enorme. Certo, la sensibilità dopo la tragedia di Morosini è aumentata. Si fa il possibile. In Toscana organizziamo i corsi, tramite enti come Croce Rossa, Misericordie e Pubbliche Assistenze, per insegnare agli addetti ai lavori l’uso del Dae, perché devono comunque essere utilizzati da persone formate anche se non sono medici. E anche molti arbitri frequentano volontariamente questi corsi». 

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