Il Tirreno

Toscana

Il personaggio

Jonathan Canini e il suo “uomo nascosto”: «Walter, un autore e un amico. Sto lavorando a un grande progetto fuori dal teatro»

di Tommaso Silvi

	Walter Santillo e Jonathan Canini
Walter Santillo e Jonathan Canini

L’attore e comico toscano si racconta: «Tutto è iniziato nel gennaio del 2023, per caso, dopo un mio spettacolo»

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«Sto lavorando a un grande progetto, che mi porterà fuori dal teatro». Jonathan Canini inizia da qui. Da un annuncio che fa pensare allo schermo. Quello della tv o del cinema? Chissà. Lui non si sbilancia. E intanto si gode un amico scoperto oltre un anno fa che nel giro di pochi mesi lo ha affiancato dandogli consigli preziosissimi e seguendolo da vicino nella realizzazione del suo ultimo spettacolo, “Vado a Vivere con me”. «Walter Santillo è una persona speciale, prima che il mio autore. La sua forza? L'umiltà. È riuscito a cucire lo spettacolo addosso a me, e ogni giorno lavoriamo insieme per far uscire fuori Jonathan Canini, cercando di creare un'alternativa ai miei personaggi – spiega il comico toscano diventato famoso grazie ai video sui social – per far emergere un lato artistico diverso, più personale». 

Gli inizi e il successo    

Jonathan Canini è in giro per la Toscana dal maggio 2023 con “Vado a Vivere” con me, che in oltre venti repliche ha fatto registrare il sold out praticamente ovunque. «Sono felicissimo – dice – sto attraversando un momento della mia vita straordinario. Non smetterò mai di ringraziare il pubblico, il calore della gente che mi segue è favoloso». Il suo primo spettacolo, “Cappuccetto rozzo”, replicato in quasi 50 date prima del lavoro artistico presentato nell’estate del 2023, lo ha consacrato definitivamente al grande pubblico. Canini si è fatto conoscere sul web, sì, ma ha studiato molto per arrivare al successo. Ha terminato il percorso alla scuola di regia, quindi si è cimentato in cortometraggi e vari progetti legati al mondo dello spettacolo che lo hanno arricchito di volta in volta fino a renderlo un artista capace di reggere da solo il palco. “Vado a vivere con me” sarà in scena il 17 e 18 aprile al Teatro Shalom di Empoli alle 21, quindi il 23 aprile a Grosseto al Teatro Moderno, alle 21.15, il 4 maggio alle 21 al Teatro Verdi di Montecatini, l’8 e 9 maggio alle 21 al Teatro Garibaldi di Prato, il 20 maggio a Lucca alle 21 al Teatro del Giglio e il 30 luglio alle 21,30 alla Versiliana. «Mi piacerebbe – confessa – chiudere definitivamente con l’ultima replica il 31 dicembre 2023, per festeggiare l’ultimo dell’anno. Ma è ancora presto, vediamo».

L’amico Walter

Nel gennaio del 2023, poi, è arrivato l’incontro che ha cambiato la sua carriera. «Ero in tour con “Cappuccetto rozzo”, e Walter Santillo (con alle spalle un’importante carriera televisiva, ndr) venne a vedere lo spettacolo. A fine serata – racconta Canini – si presentò in camerino e iniziammo a parlare. Gli raccontai che da poco ero andato a vivere da solo, e che quell’esperienza mi stava offrendo spunti interessanti per un futuro spettacolo». Ed è proprio dopo quella serata che si è formata la coppia vincente. «Lui – rivela ancora l’attore nato il 22 settembre del 1994 – è rimasto subito colpito dalla mia idea e abbiamo iniziato a collaborare. Ha preso ciò che avevo scritto fino a quel momento e mi ha aiutato nel completamento di “Vado a vivere con me”, fino ad assumerne la regia. I suoi segreti si sono rivelati fondamentali e mi hanno permesso di portare in scena un racconto di vita vero, genuino, che piace alla gente e mi permette, allo stesso tempo, di raccontare me stesso insieme ai miei personaggi come Pamela, il Fattone, il Lucchese, il Fiorentino, il Pisano e Fulvio».

Progetti 

Lo show a teatro va alla grande, ma Jonathan Canini guarda oltre. «Ho un grande progetto in ballo, fuori dal teatro, ma non sarà possibile realizzarlo prima del 2025. E ne ho anche un altro – conclude – che mi auguro di portare a termine molto prima. Di sicuro ci saranno molte novità nel mio percorso artistico e professionale. Ma di una cosa sono certo – conclude Canini – continuerò gli spettacoli live perché il pubblico vissuto dal vivo dà una sensazione unica».     

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