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Studenti manganellati, piazze sorvegliate speciali: sabato di cortei a Pisa e Firenze

di Mario Neri

	Le cariche della polizia a Pisa con le manganellate
Le cariche della polizia a Pisa con le manganellate

L’allerta da Roma su possibili infiltrazioni di antagonisti, ma questa volta c’è il preavviso sui percorsi. Elicotteri e rinforzi da fuori regione

01 marzo 2024
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FIRENZE. Arriveranno contingenti di rinforzo da altre città e i cortei verranno monitorati e ripresi dall’alto. Su Pisa e Firenze domani (sabato 2 marzo, ndr) si alzeranno gli elicotteri della polizia per seguire anche dal cielo le manifestazione degli studenti che tornano in piazza dopo il “venerdì dei manganelli”. Una misura adottata spesso dalle questure per il controllo delle piazze, ma che i vertici di polizia e prefetture hanno deciso di confermare visto il rischio di escalation segnalato dal Dipartimento di pubblica sicurezza.

Del resto il livello di attenzione è «molto alto», confidano dal Dipartimento, dopo il 23 febbraio, da quando l’Italia ha assistito via social a cariche di celerini contro liceali a volto scoperto, non violenti e minorenni. E soprattutto dal richiamo di Sergio Mattarella e da quella stoccata del presidente della Repubblica sul «fallimento» dello Stato che «usa i manganelli sui ragazzi». Certo, proprio giovedì il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha difeso le forze dell’ordine in Parlamento mettendo in guardia dai «processi sommari», ma il livello dello scontro politico e l’inasprirsi dei toni nelle piazze sulla situazione a Gaza rischia di generare instabilità nel Paese.

Un clima di conflittualità giunto fino ai vertici dello Stato, e che sta perfino incrinando i rapporti fra il Colle e Palazzo Chigi, con Giorgia Meloni che ha criticato il Quirinale con l’accusa di aver «tolto il sostegno delle istituzioni» alla polizia. Un attacco a cui Mattarella ha risposto col silenzio, facendo sapere di essere «sereno» e di aver sempre difeso le forze dell’ordine. Un silenzio che adesso suggerisce estrema cautela nella gestione dell’ordine pubblico.

Anche perché studenti e agenti in assetto tornano in piazza con due inchieste aperte dalle procure di Pisa e Firenze (oggi il Dipartimento ha fatto sapere che i poliziotti che avevano il casco durante le cariche hanno aiutato i pm ad identificarsi nei video). Per questo a Pisa il coordinamento delle operazioni è stato affidato a Virgilio Russo, super poliziotto ex capo dell’anticrimine pisana, poi per anni al comando della Mobile a Lucca e ora richiamato sotto la Torre con il compito di guidare gli agenti nei grandi eventi. Sostituisce Paolo Pizzimenti, il dirigente che il 23 febbraio aveva in mano la supervisione dei poliziotti e da oggi in servizio ad Imperia come vicario. Un trasferimento già deciso da tempo, ma non è un caso che ora la “regia” passi nelle mani di Russo. È un comandante e un investigatore esperto, uno dei migliori schierati in Toscana, grande conoscitore dei mondi antagonisti da tenere d’occhio.

I timori del Dipartimento di pubblica sicurezza sono legati proprio alle possibili «infiltrazioni» di ambienti estremisti in cortei di cui a Pisa i promotori sono studenti dei collettivi di superiori e università e a Firenze i Cobas. Dopo ore di contatti e dialogo, alla fine oggi sotto la Torre è arrivato anche il famoso preavviso mancato il 23 febbraio in entrambe le città e che ha permesso a Piantedosi di parlare di «manifestazioni svolte in violazione della legge».

Il corteo partirà alle 14 da piazza Vittorio Emanuele, percorrerà Corso Italia, poi il lungarno fino alla prefettura e infine tornerà indietro fino a piazza dei Cavalieri. Si temono blitz sulle mura, per questo il percorso turistico oggi resterà chiuso. E un contingente sarà schierato anche a difesa di piazza dei Miracoli. A Firenze partenza alle 18 dalla piazzetta di fronte al Consolato Usa (con le transenne che divideranno manifestanti e poliziotti), poi direzione lungarno Vespucci, ponte Santa Trinita, via Maggio e piazza Santo Spirito. Dalle questure di entrambe le città si ostenta «tranquillità». Nessuno si aspetta scontri. «Saranno cortei rumorosi, scenografici – dicono fonti di polizia a Pisa –. Ma anche gli antagonisti sanno che dopo giornate turbolente come quelle trascorse non conviene a nessuno alzare la tensione sociale».

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