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L'intervista

Femminicidi, la scrittrice Vagnoli: «Raptus e mostro parole sbagliate»

di Alice Benatti
Carlotta Vagnoli, classe 1987, è attivista e autrice di “Memoria delle mie puttane allegre”, “Poverine” e “Maledetta sfortuna”
Carlotta Vagnoli, classe 1987, è attivista e autrice di “Memoria delle mie puttane allegre”, “Poverine” e “Maledetta sfortuna”

L'attivista e content-creator analizza il linguaggio utilizzato nella narrazione dei femminicidi: «Cercando il mostruoso in un uomo si lancia un messaggio: questo è un caso isolato. Invece è il contrario»

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«L’ ha uccisa un mostro». «Colpito da un raptus». «Lei non avrebbe dovuto accettare quell’ultimo appuntamento». Quando per raccontare un femminicidio si usano le parole sbagliate, la cronaca può trasformarsi in un abuso.

Anche il linguaggio, a volte, ha bisogno di liberarsi dalla violenza. Succede quando è intriso, anche inconsapevolmente, di una cultura che la normalizza. Ne è convi...

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