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Bonus 200 euro agli autonomi, ecco come fare la domanda

di Sara Venchiarutti
Bonus 200 euro agli autonomi, ecco come fare la domanda

Scadenza 30 novembre, tra i requisiti un limite di reddito a 35mila euro. Quali sono le categorie destinatarie dell’indennità pagata dall’Inps

02 ottobre 2022
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Hanno dovuto aspettare un po’, ma dal 26 settembre anche i lavoratori autonomi e professionisti possono fare domanda per ricevere il bonus 200 euro, previsto dal decreto Aiuti del 18 maggio scorso come indennità una tantum e già percepito dalle altre categorie. E adesso che il loro turno è arrivato, c’è tempo fino al prossimo 30 novembre per inviare le domande (telematiche) all’Inps. Con un limite di reddito: per ricevere il bonus i lavoratori non devono aver percepito un reddito complessivo lordo superiore ai 35mila euro nel periodo d’imposta 2021.

I beneficiari Più nel dettaglio, la platea dei beneficiari coinvolge gli iscritti alla gestione speciale Inps degli artigiani, a quella dei commercianti e alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali (Iap). Vi rientrano inoltre i pescatori autonomi e i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, a cui devono registrarsi lavoratori autonomi e professionisti senza cassa previdenziale specifica. In quest’ultima categoria sono compresi anche i partecipanti agli studi associati o società semplici. Destinatari dell’indennità i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali, coltivatori diretti, coloni e mezzadri.

La domanda Ci sono tre modalità per inviare la richiesta. Per la prima, in “autonomia”, basta andare sul sito dell’Inps (www.inps.it). Sulla homepage si apre, in evidenza, la finestra alla quale accedere per iniziare la procedura. In alternativa si può digitare nella stringa di ricerca interna al sito la dicitura “Indennità una tantum 200 euro - Domanda”, oppure seguire il percorso “Prestazioni e servizi”, “Servizi”, “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Una volta arrivati al servizio, ci si deve autenticare tramite Spid (di livello 2 o superiore), Carta di identità elettronica 3.0 (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns). A questo punto sono elencate tutte le categorie di lavoratori che possono inoltrare la domanda: basta selezionare la propria e inserire i dati richiesti (anagrafici o contributivi). La procedura non richiede alcuna documentazione: basta auto dichiarare di essere in possesso dei requisiti di volta in volta richiesta. Sarà l’Inps a effettuare le verifiche, per esempio in relazione al limite di reddito. Poi bisogna indicare la modalità con cui si vuole ricevere il bonus (Iban, libretto postale, bonifico domiciliato, etc. ) e inoltrare la domanda. In alternativa si può richiedere il bonus tramite o gli istituti di patronato oppure il Contact Center Multicanale, messo a disposizione dell’Inps, telefonando da rete fissa (gratuitamente) al numero verde 803 164 o da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori) al 06 164164.

I requisiti Oltre al limite reddituale sono previsti altri requisiti. Al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti, i lavoratori devono: essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva; essere titolari di partita Iva e con attività lavorativa avviata; avere effettuato, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 (con scadenza di versamento al 18 maggio 2022), almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità; non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti e infine non essere percettore di altri bonus previsti dal decreto (articoli 31 e 32). 

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