Dentro Puccini, Renato Raimo e "L'altro Giacomo"
Musica e ironia per scoprire il compositore lucchese nell’intimo
Arie eterne e fascinose debolezze. Il compositore e l’uomo, l’arte e gli amori. I due volti di Giacomo Puccini si preparano ad una attesissima tappa al teatro Verdi di Pisa. Il lavoro di Renato Raimo – “L’Altro Giacomo” – arriva finalmente sul palco “di casa”, dopo aver viaggiato e raccolto applausi nei teatri italiani e prossimo al tour europeo partendo dal Teatro Nazionale di Montenegro. Due anni di tour (dopo il debutto al 67° Festival di Puccini) per uno spettacolo che mescola musica, narrazione, ironia restituendo al pubblico un personaggio irrequieto e ricchissimo di sfaccettature, colto nella sua intimità di marito e amante.
A 100 anni dalla morte di Puccini, il tour continua ad arricchirsi di nuove date. E adesso lo spettacolo arriva a Pisa. Quali sono le emozioni della vigilia?
«È un onore poter portare il mio Giacomo sul palco della mia città, dove ritornare è sempre una grande emozione, anzi un onore e motivo di orgoglio. Un palco prestigioso, di tradizione, dove anche Puccini attratto dalla Aida del Verdi ci veniva a piedi dalla sua Lucca, ancora inconsapevole di ciò che sarebbe diventato. Riportarlo in vita in occasione del centenario soprattutto nei luoghi dove ha vissuto è una grande soddisfazione!».
Da cosa nasce il successo de “L’altro Giacomo”?
«L’idea iniziale, quella che ha convinto da subito il mondo pucciniano e poi il testo, scritto a quattro mani con Kris. B. Writer, offre un ritratto inedito e per certi versi inatteso. La bellezza sta nel fatto che, scoprendo l’uomo, se ne comprende ancor di più la grande produzione musicale. Il Giacomo intimo si rivela e noi lo raccontiamo senza giudizio e pregiudizi, rendendo omaggio a tutto quello che ci ha regalato e continua a regalare».
Il valore della “squadra” è un’altra carta vincente.
«Assolutamente. La direzione musicale è del maestro Carlo Bernini che ha sostenuto e condiviso sin dagli inizi il progetto. Poi ci sono Chiara Maria Battaglia nel ruolo di Elvira (moglie di Giacomo), il soprano Rachel Stellacci e il tenore Vladimir Reutov. Carlo Bernini e Massimo Salotti al pianoforte».
Ma chi è Giacomo?
«È un uomo, in tutto e per tutto. Senza cravatta e senza cappello, con il suo sigaro acceso, impegnato in confidenze e confessioni. Un uomo dominato dalle passioni. Ma anche un genio indiscusso».
La musica, quella che tutti amiamo e che è conosciuta nel mondo, è protagonista insieme a Giacomo. Quali arie fanno parte dello spettacolo?
«La vicenda umana di Giacomo si intreccia a melodie eterne come “Cortese Damigella” dalla Manon Lescaut, “O soave Fanciulla” dalla Bohème, il “Tra voi donne brune e bionde” e ancora “Donna non Vidi Mai”, entrambe da Manon Lescaut, fino ad arrivare al “Un bel di Vedremo” da Madame Butterfly e per finire con il “Nessun dorma” da Turandot».
“L’Altro Giacomo” è una grande produzione dell’Associazione Culturale Green_Theatre e Fondazione Festival Pucciniano, che ha ottenuto il sostegno presso l’Unesco dal Comitato per le Celebrazioni Pucciniane.
Biglietti: on line sul circuito vivatickets, biglietteria del teatro contattando lo 050941188 (acquisto con carta di credito) dal martedì al sabato ore 9-11; martedì, giovedì e sabato anche ore 14-16. Per informazioni 050941111.
R.L.
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