Granchi blu i gustosi killer

Al Bagno Giglio di Marina di Grosseto dibattito e degustazione con I Pescatori

di Maurizio Caldarelli
Al Bagno Giglio di Marina di Grosseto dibattito e degustazione con I Pescatori

Dai 158 pezzi del ’22 ai 36 quintali pescati in laguna a Orbetello quest’anno, fino ai modi per cucinarli: una panoramica del crostaceo a 360°

31 agosto 2023
4 MINUTI DI LETTURA





Il Tirreno e Confcommercio, di fronte a una platea curiosa e interessata, hanno dato vita, ieri pomeriggio a Marina di Grosseto, a un incontro nell’ambito di TirrenoBlu su uno dei più controversi temi dell’estate: il granchio blu.

Ospiti del Bagno Giglio di Claudio Castellucci, sulla passeggiata di Marina di Grosseto, sono stati chiamati a parlare di questo argomento due esponenti della pesca nella Laguna di Orbetello, uno dei luoghi dove da quest’estate si toccano con mano le difficoltà a convivere con questa specie aliena. In un dialogo moderato dalla giornalista del Tirreno Francesca Ferri, alla presenza di Giulio Gennari e Gabriella Orlando, presidente e direttrice di Confcommercio Grosseto - partner di TirrenoBlu - Pier Luigi Piro, presidente della cooperativa I Pescatori di Orbetello, e Sergio Amenta, responsabile Pesca e comunicazione della Laguna di Orbetello, hanno risposto alle domande e soprattutto hanno dato delle informazioni particolari su questo predatore che sta mettendo in ginocchio l’ecosistema della costa toscana e di tutta l’Italia.

Piro è stato chiamato anche al ministero dell’Agricoltura per cercare di trovare una soluzione per allontanarli dalle nostre coste; per adesso non ci sono state risposte.

La prima volta che si sentì parlare era il 5 giugno 2022, quando fu avvistato all’Isola d’Elba. Un anno dopo, dalla fine di luglio di quest’anno, il nome di questo crostaceo è di uso comune. «Lo scorso anno - ha esordito Pierluigi Piro - ne furono catturati 158 esemplari in laguna. Nel 2023, ad oggi, siamo arrivati a 36 quintali. Lo chef Umberto Amato nell’ultima edizione di Gustatus fu irriso per aver proposto un piatto di linguine al granchio blu, che oggi è diventato di consumo quotidiano».

Nei ristoranti di pregio del nord Italia in passato è arrivato a costare 150 euro al kg; oggi, nel Grossetano, la Cooperativa I Pescatori lo vende a 5 euro al chilo alla grande distribuzione, a 7 euro ai ristoranti e a 8 euro nell ristorante degustazione dei Pescatori a Orbetello. «Non siamo di fronte assolutamente a una risorsa - precisa però Piro - bensì a un esemplare che può rovinare l’habitat della laguna di Orbetello, rovinare l’allevamento di orate. Prevediamo che ci siano 600mila pezzi, a fronte di 200mila anguille che sarebbero dovute crescere». Non è la prima volta che arrivano sulle nostre coste specie aliene. Piro ha ricordato ad esempio le meduse urticanti di qualche anno fa. «Il granchio blu - ha spiegato - arriva dall’Atlantico, portato inizialmente da navi cargo. Il problema grosso è che non c’è nessuno che può predarlo. Il polpo si nutre di granchi, ma questi granchi qua sono aggressivi e grandi: pesano mediamente tra i 130 e 150 grammi ma ce ne sono anche di più grandi». E non solo. A differenza dei nostri grandi, quelli blu nuotano. E sono velocissimi.

In laguna hanno trovato la loro casa ideale per l’acqua calda, per le masse algali nelle quali depositare le uova e per le infiltrazioni d’acqua dolce dal fiume Albegna.

«Come possiamo combatterli?», ha chiesto qualcuno. «C’è un solo modo: pescarne il più possibile e intercettarli nei canali che entrano in laguna», hanno risposto Piro e Amenta.

«Questi granchi - ha proseguito Sergio Amenta - hanno chele grandi che rovinano le reti, distruggono i tramagli; sono così forti e veloci che vanno a tagliare i martavelli che servono a far incanalare le anguille, che finiscono per allontanarli. Non ho mai visto esemplari così veloci nella riproduzione e nei movimenti. Il granchio blu reale nuotatore, questo il nome completo, ha delle pinne posteriori, che gli permettono di nuotare velocemente a mezz’acqua e a filo d’acqua. Predano pesci di mezza taglia, vongole, cozze e non nascondo che siamo preoccupatissimi nell’andare verso la stagione invernale delle anguille, rischiamo di vedere andare in fumo una produzione di 300 quintali. Il granchio attacca dall’esterno, rompe la rete e fa fuggire l’anguilla».

«Fortunatamente il commissario per la laguna predispose degli sgrigliatori - aggiunge Piro - che con i loro nastri, nel canale che collega ad Ansedonia, impediscono a questa specie aliena di entrare in mare. In questa maniera viene salvaguardato anche il turismo».

I Pescatori dopo qualche settimana dall’invasione del granchio blu hanno iniziato a commercializzare questo prodotto, prelibato, che si presta molto bene a essere cucinato.

È buono cotto sulla brace, una volta tagliato a metà, bastano pochi minuti. È pronto quando diventa arancione. Perché, sì, quando è cucinato perde il suo colore blu e diventa arancio. «Abbiamo dovuto mettere foto e cartelli al ristorante per spiegarlo ai clienti; non tutti lo sanno», raccontano Piro e Amenta.

E anche gli ospiti dell’iniziativa del Tirreno hanno potuto toccare con mano, anzi, con il palato il gusto di un piatto di linguine all’astice preparato dalla chef Pina Rosanova, bagnato con i vini dell’azienda Bruni di Fonteblanda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
L'intervista

Peretola, l'annuncio di Carrai: «La nuova pista si fa. Ecco quando iniziano i lavori»

din Giuseppe Boi