Il Tirreno

Luogo magico

Chiare, dolci, fredde acque: un tuffo all’Orrido di Botri

Luca Cinotti
Chiare, dolci, fredde acque: un tuffo all’Orrido di Botri

Torna visitabile fino all’11 settembre uno dei luoghi più magici della Lucchesia

02 luglio 2022
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Ci sono luoghi che sono evocativi solo a pronunciarne il nome, ancora prima di vederli. Come il monte Rondinaio o l’Alpe delle tre potenze, sul crinale che separla la Valle del Serchio dall’Emilia. E, più di tutti, come l’Orrido di Botri, la spettacolare gola calcarea che si trova proprio alle pendici dei due monti. Un gioiello scavato dal tempo e dall’acqua che non ha pari in Toscana e, in Italia, è al livello dell’Alcantara in Sicilia. Un luogo magico, che da qualche giorno è tornato visitabile - e lo sarà fino al prossimo 11 settembre.

Per raggiungerlo bisogna arrampicarsi nella val Fegana, alle spalle di Bagni di Lucca e arrivare allo località di Ponte a Gaio, dove esiste l’unico punto di accesso alla gola. Le regole, infatti, sono rigide. L’Orrido di Botri è una riserva naturale dello Stato, gestita direttamente dai carabinieri forestali. L’accesso al pubblico è possibile soltanto nella bella stagione, quando il rio Pelago (il torrente che scorre nella gola) ha la portata minore e le temperature dell’acqua sono più miti: allora si può risalire fino alla cosiddetta piscina, prima che il canyon diventi troppo angusto. Dopo le limitazioni dovute alla pandemia, quest’anno il numero dei visitatori è stato raddoppiato: 300 accessi al giorno rispetto ai 150 del 2021. Al massimo, all’interno della gola, potranno esservi 100 persone.

Questi fortunati potranno camminare, con le dovute attenzioni, con l’abbigliamento adeguato (soprattutto le scarpe: vietatissime Superga & C.) e con il caschetto obbligatorio (fornito all’ingresso) all’interno del fiume, trovandosi spesso a guadare da una sponda all’altra. Intorno, le pareti che nei punti più alti arrivano a toccare i 200 metri, che consentono di sentirsi letteralmente fuori dal mondo, anche se alla fine ci si trova a qualche decina di chilometri e a un’ora di macchina dalle spiagge della Versilia. A rendere il tutto più selvaggio, il fatto che proprio le pareti dell’Orrido di Botri sono da tempo immemorabile l’habitat ideale per la nidificazione dell’aquila reale, che con un po’ di fortuna può essere vista volare sopra le proprie teste.

L’accesso all’Orrido è consentito con orario 9-18. Gli ingressi saranno cadenzati ogni mezz’ora per gruppi di 25 persone, primo ingresso alle 9, ultimo alle 15. È possibile prenotare l’ingresso al numero 0583 800020, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Le prenotazioni verranno annullate dieci minuti prima dell’orario di ingresso. Le modalità di visita con tutte le regole nonché le indicazioni per raggiungere l’Orrido sono disponibili sul sito www.carabinieri.it.l
 

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