Silvio Baldini: «I giorni più belli della mia vita? Due, uno è quando ho finito di pagare il mutuo»
L'allenatore di Massa comincia l’avventura da tecnico della nazionale Under 21: «Con Gattuso ho un bellissimo feeling perché è uno come me»
PISA. «Lo sa qual è stato il giorno più bello della mia vita? Quando ho finito di pagare il mutuo: solo io e mia moglie sappiamo quanto abbiamo lottato per avere un tetto sopra la testa». Parte da qui Silvio Baldini da Massa, l’allenatore che ha guidato gratis la squadra della sua città. Lo stesso che ha vinto un campionato a Palermo e poi si dimesso. E dopo ha fatto la stessa cosa a Pescara. «Sapete perché ve lo racconto? – riprende -C’è stato solo un altro giorno in cui, ho provato un’emozione simile, è accaduto domenica sera, quando ho salutato la mia famiglia per venire qui a Tirrenia, per il mio primo ritiro da ct» sorride e poi si ferma. «Ve lo dico perché mi avete chiesto che cosa prova uno come me, partito dal nulla e caduto e rialzatosi decine di volte, a essere arrivato fin qui – premette -: potrei continuare per mezz’ora se vi raccontassi che cosa significa per me questo giorno. Ma preferisco tenere le emozioni per me, perché so già che, appena comincerà a rotolare il pallone, conteranno solo i risultati».
E comincia a parlare di calcio, di quel mondo che ha sempre abitato a modo suo. Anche se le emozioni ogni tanto riaffiorano nella mimica: nel lieve tremolio del labbro superiore, ad esempio, e nella voce che un pochino s’incrina. Poi c’è quella promessa, buffa come sa spesso essere quest’omone decisamente fuori dagli schemi. Eppure carica di significato: «Sono abituato a usare termini un po’ cafoni anche perché nel calcio ci sono tantissimi lestofanti e penso sia giusto trattarli come meritano. Ma ora che indosso l’azzurro – dice toccandosi la maglietta da allenamento della nazionale – ci starò più attento: quando si rappresenta l’Italia, non si può farlo».
Tempra e filosofia del “Baldini pensiero”, però, prendono il sopravvento quando, dal piano personale, il discorso si sposta su quello squisitamente calcistico. «Obiettivi? Voglio vincere l’Europeo e poi qualificarmi all’Olimpiade e conquistare la medaglia d’oro – dice serio -: lo so che sono affermazioni rischiose, che mi si ritorceranno contro al primo scivolone. Ma non sono abituato a nascondermi e voglio sempre puntare al massimo».
Anche perché l’omone di Massa di una cosa è convinto: «In Italia, i talenti c’erano prima e ci sono ancora oggi, basta avere la pazienza di trovarli e, soprattutto, di farli crescere – racconta-: purtroppo il nostro calcio è diventato terreno fertile per importare giocatori dall’estero, ma gli italiani bravi ci sono».
Lui lo farà, proponendo quel calcio offensivo che è diventato il suo marchio di fabbrica ovunque abbia lavorato: «Voglio una squadra propositiva che attacca sempre la profondità, rispettosa di tutti gli avversari sì, ma mai con la paura di perdere. Gli schemi? 4-3-3 o 4-2-3-1: a mio parere sono i moduli più offensivi e quelli meglio capaci di coprire il campo». Da qui riparte Silvio Baldini. In un calcio sì, che «rimane popolato da tanti lestofanti», ma anche con un nuovo amico. Di quelli veri. Che, per fortuna, è anche il ct della nazionale maggiore: «Con Gattuso ho un bellissimo feeling perché è uno come me: semplice, diretto e senza filtri. Ha vinto tutto, eppure è umile e rispettoso. E crede nei giovani: ha già portato in nazionale Leone e Pio Esposito. Spero di aiutarlo a scoprire e lanciarne altri».
Le prime due gare sono già probanti perché in palio c’è la qualificazione agli europei: venerdì (18,15) al “Picco” di La Spezia gli azzurrini affrontano il Montenegro e martedì 9 (18,15 a Bitola) la Macedonia del Nord.
I convocati.
- Portieri: Mascardi (Spezia), Motta (Reggiana) e Nava (Cremonese).
- Difensori: Bartesaghi (Milan), Chiarodia (Borussia M’gladbach), Comuzzo (Fiorentina), Idrissi (Cagliari), Kayode (Brentford), Mane (Borussia Dortmund), Marianucci (Napoli), Moruzzi (Empoli) e Palestra (Cagliari).
- Centrocampisti: Amatucci (Las Palmas), Berti (Cesena) , Dagasso (Pescara) , Lipani (Sassuolo), Ndour (Fiorentina) e Pisilli (Roma).
- Attaccanti: Ekhator (Genoa), Cherubini (Sampdoria), Fini (Genoa), Koleosho (Espanyol), Pafundi (Sampdoria), Raimondo (Frosinone) e Venturino (Genoa).