Serie D, festa amaranto e derby arancione: i top e i flop delle toscane
Il Livorno, in un’atmosfera da brividi al Picchi, ha risposto da grande squadra nel big match contro il Siena
LIVORNO. Un derby dal fascino di ben altre categorie – vista la storia recente di entrambe le formazioni toscane – arricchito, a livello simbolico, dalla festa: quella per i 110 anni di storia amaranto, del Livorno. Poi – ovviamente – tanto campo: la super capolista del girone E della Serie D, contro un’altra big blasonata, quel Siena in piena zona playoff. E il Livorno – in un’atmosfera da brividi al Picchi – ha risposto da grande, da capolista d’altronde: 3-1, il punteggio finale che – in classifica – si traduce su un +13 sulla seconda della classe con dieci giornate di fronte ancora da disputare.
E d’altronde dietro – e lo vedremo – vince solo la Fulgens Foligno e lo fa contro il Grosseto che proprio coi bianconeri senesi chiude adesso il quartetto della zona playoff. Da un girone all’altro: il D dalle scorse ore ha eletto la capolista solitaria. Il Forlì vince – di misura – e stacca il Ravenna di due punti in testa alla classifica. Poi arrivano le toscane: il Tau rimanda l’appuntamento con il successo e rimane ancorato al terzo posto – 49 punti, con la coppia davanti che ora tenta inevitabilmente la fuga –; mentre s’avvicina la Pistoiese che fa suo il derbissimo della domenica contro i lanieri.
Qui girone D
E nel viaggio all’interno del girone D di Serie D ripartiamo proprio da qui. Al Melani di Pistoia – di fronte a 2600 persone circa – ci pensa Simone Simeri, attaccante ex Carrarese, Bari e Taranto tra le altre maglie in carriera – ad aprire la sfida in chiusura di primo tempo; Maloku invece la chiude e mette nel mirino la prossima sfida di San Mauro. Da Pistoia a Prato, sponda Zenith, con il blitz del Corticella a cui basta un gol per rispedire gli amaranto in zona playout.
Il Tuttocuoio, invece, dopo il pari con gli arancioni torna al risultato pieno: prova convincente – 0-2 in casa del Sasso Marconi – a ribadire, se ce ne fosse il bisogno ancora, la qualità del campionato neroverde. “Chiude” il viaggio tra le toscane del girone il Tau. «Una giornata storta che non intacca il valore del percorso e le ambizioni di un gruppo forte e compatto. Avanti con il lavoro verso l'impegno di domenica prossima a Fiorenzuola», per prendere in prestito il commento social, nel dopo gara, della pagina ufficiale della squadra di Altopascio che perde inaspettatamente in casa contro la Sammaurese (penultima), ma rimane saldamente sul podio, anche se vede allontanarsi le prime due a dieci giornate dalla fine della regular season.
Qui girone E
Nelle sliding doors del pallone, da chi vede la vetta allontanarsi a chi è protagonista assoluto ormai del campionato. Parliamo del Livorno che del girone E è sempre più re incontrastato: i punti dalla seconda classificata dopo 24 giornate sono 13 e il 3-1 al Siena, alla vigilia del campionato tra le candidate per la promozione diretta, è l’ennesimo segnale che fa il paio con gli altri numeri, come le 17 vittorie in campionato e i 55 gol realizzati fin qui. Un derby da altre categorie e una festa della città e dei tifosi amaranto che a fine partita intonano, insieme ai giocatori, l’immancabile coro “La capolista se ne va”.
Da Livorno-Siena al Grosseto (in silenzio stampa) che incassa un’altra sconfitta, dopo quella casalinga contro il Terranuova di domenica scorsa; stavolta la Fulgens Foligno serve il poker e si candida al secondo posto, soprattutto di fronte alla sconfitta di un’altra toscana. I versiliesi del Seravezza perdono, infatti, in casa contro l’Orvietana e vengono scavalcati proprio dagli umbri al secondo posto. Rimane alle porte dei playoff il Ghiviborgo che riscatta la brutta sconfitta di domenica scorsa e lo fa nel migliore dei modi con la ricetta composta dagli ingredienti più efficaci in questi casi: vittoria in trasferta a Poggibonsi e il Siena ora a +1. Rammarico, invece, in casa Follonica Gavorrano: i biancorossoblù maremmani non vanno oltre il pareggio contro la Fezzanese, ultima della classe.