Inter, scatta la missione turca
I nerazzurri tornano in campo per preparare la finale di Champions League col City. Gli inglesi rincorrono il triplete, ma Zanetti ci crede: «Avversario top, ce la giochiamo»
Il count down per la finale di Istanbul è già cominciato. L’Inter aspetta il fischio d’inizio della sfida contro il Manchester City, sognando un nuovo trofeo da mettere in bacheca oltre ad una buona dose di liquidità da far entrare nelle casse societarie. Chi vincerà la Champions aggiungerà ai bonus incassati fin qui, tra i 46 e i 57 milioni, altri 4,5 milioni, per un totale di quasi 53 milioni di euro da poter poi reinvestire sul mercato.
Dopo la giornata di riposo concessa ieri da Simone Inzaghi, oggi è in programma media day organizzato dalla Uefa: parlerà il tecnico e con lui un paio di giocatori, giusto prima di scendere in campo per l’allenamento. Fino a giovedì, si lavorerà sempre alla Pinetina: nel pomeriggio, poi la squadra volerà in Turchia, in quella che sarà la marcia di avvicinamento alla sfida più attesa dalla Milano nerazzurra. Venerdì sarà il giorno della rifinitura con cui il tecnico cercherà di sciogliere gli ultimi dubbi di formazione. Intanto, il vicepresidente Javier Zanetti, uno degli eroi di Madrid, quando la squadra guidata allora da José Mourinho superò 2-0 il Bayern Monaco, intervenendo al magazine della Champions, non ci ha girato intorno: «Ci siamo meritati questa finale – ha detto – siamo stati protagonisti di un percorso incredibile: manca ancora un ultimo gradino, dobbiamo godercela. Affronteremo un avversario importante, guidato da un grande allenatore, ma anche noi abbiamo calciatori di qualità e ce la giocheremo. In finale, sono arrivate le due squadre migliori, quelle che hanno meritato». L’Inter arriva a questa gara sulle ali dell’entusiasmo e con una discreta condizione fisica nelle gambe: nelle ultime 12 partite giocate, sono arrivate 11 vittorie, compreso il successo in Coppa Italia contro la Fiorentina e quello sul Torino all’ultima giornata di Serie A. Il sogno è quello di calare il poker, conquistando la quarta Coppa dei Campioni/Champions League della storia, per regalare un’emozione unica alla propria tifoseria e, soprattutto, raggiungere l’Olimpo dei campionissimi, quelli delle imprese firmate Helenio Herrera (1964 e 1965) e, appunto, Mourinho (2010).
Di contro il City, dopo aver conquistato Premier e FA Cup, è a caccia di un triplete che, tra le squadre inglesi, fin qui è riuscito solo all’altra metà di Manchester, quella dello United, nel 1999, con Sir Alex Ferguson in panchina. Guardiola è alle prese anche con qualche acciacco, post derby: sono da valutare le condizioni di Bernardo Silva, alle prese con un fastidio alla caviglia ma che farà di tutto pur di esserci, di Kyle Walker che ha rimediato una forte botta al petto e di Akanji.