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Prato, il campo sintetico resta una chimera e il rugby piange
Lavori fermi al campo Montano di viale Galilei, che doveva essere pronto per settembre
PRATO. Sono arrivate le piogge autunnali ed i lavori previsti per il rifacimento in sintetico del manto dello stadio da rugby Carlo Montano purtroppo non sono ancora terminati. Il desiderio di avere un campo da rugby in sintetico in città risale a più di 10 anni fa, quando i Cavalieri Union militavano in eccellenza e disputavano le coppe europee. Già in quegli anni le società più all’avanguardia avevano percepito il potenziale miglioramento dell’offerta per i propri tesserati conseguente alla realizzazione di un campo in sintetico, non soggetto ai problemi dovuti al maltempo e più resistente all’usura. Quando la federazione italiana rugby scelse Prato come sede dell’Accademia di formazione Under 18 territoriale, tra i progetti collegati a questa importante opportunità per il rugby cittadino ci fu la realizzazione di un campo in sintetico; il progetto rimase come promessa in un primo periodo per poi essere taciuto e dimenticato, così sono stati i fondi del Pnrr l’occasione per intercettare un finanziamento per il rifacimento del manto, un’occasione importante per il Comune molto apprezzata dalle società di rugby pratese. Il 6 dicembre 2023 la chiusura dell’impianto per l’inizio dei lavori, per la società sesto-pratese una criticità da affrontare nel pieno della stagione sportiva con oltre 250 tesserati da gestire, molti dei quali impegnati in allenamento sul campo Montano fino a quel momento. La consegna dell’impianto sarebbe stata prevista per l’inizio della nuova stagione sportiva, ovvero settembre, ma i ritardi nei lavori hanno fatto sì che fino ad agosto non partisse il cantiere dei lavori, che una volta avviato non è proceduto con regolarità. Ad oggi i lavori risultano fermi, con l’erba naturale che nel frattempo ha ripreso a crescere dove sarebbe dovuto essere steso il manto sintetico, i Cavalieri Union, alle prese con ritardi e senza sapere la possibile data di consegna, si sono organizzati accordandosi con il Cus Firenze per svolgere parte degli allenamenti settimanali dei propri tesserati nel polo sportivo universitario di Sesto Fiorentino, un’ottima operazione di supporto all’attività sportiva dei tesserati. Nel comune di Prato resta in questo momento un unico campo da gioco, quello del Gispi Prato a Coiano, un dato impensabile se si pensa che nei primi anni del 2000 i campi in città erano quasi 10, un patrimonio impiantistico che poneva le basi per lo sviluppo di importanti progetti sportivi rimasti purtroppo irrealizzati.