Esplosione al deposito Eni di Calenzano, c’è un nuovo indagato: accusato di omicidio colposo plurimo
La Procura di Prato coinvolge Andrea Strafellini, coordinatore operativo del deposito, nell’inchiesta sull’esplosione che causò morti e feriti
PRATO. C’è un nuovo indagato per il disastro al deposito carburanti Eni di Calenzano. Si tratta di Andrea Strafellini, coordinatore operativo giornaliero e preposto della struttura, al quale la Procura di Prato contesta i reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali colpose.
Come si è arrivati al suo coinvolgimento
La decisione arriva dopo ulteriori accertamenti e le dichiarazioni rese da un coindagato, che hanno portato a individuare il suo coinvolgimento. Il giudice per le indagini preliminari di Prato ha accolto la richiesta di estendere l’incidente probatorio, già in corso nei confronti di dieci indagati e di Eni spa, fissando una nuova udienza per il 3 ottobre 2025 alle 10.30.
Il Procuratore della Repubblica, Luca Tescaroli, ha ricordato che la responsabilità dell’indagato sarà valutata nelle prossime fasi del procedimento e che, in base alla presunzione di innocenza, eventuali colpe potranno essere riconosciute solo con una sentenza definitiva.
Il disastro, avvenuto a Calenzano nel deposito di via Erbosa, aveva causato vittime e feriti, sollevando forti preoccupazioni sulla sicurezza nei siti industriali. La Procura sottolinea l’importanza di rendere noti i risultati delle indagini, non solo per i familiari e i feriti, ma anche per l’intera collettività, al fine di migliorare i protocolli di prevenzione e scongiurare nuovi eventi drammatici.