Ore 19.50
Prato, finisce in Rianimazione dopo essere stato accoltellato a Chinatown: individuato l’aggressore
Un’aggressione nella serata di sabato in via Pistoiese: la polizia ha portato in Questura un uomo
PRATO. Un grave fatto di sangue è accaduto ieri sera, 21 giugno, poco prima delle 20 all’angolo tra via Pistoiese e via Marini, nel cuore di Chinatown.
La ricostruzione
Qui un cinese sulla cinquantina è stato accoltellato all’addome e a una spalla da un connazionale. La prima chiamata alla centrale del 118 è arrivata alle 19,49 e sul posto sono state inviate le ambulanze, mentre arrivavano anche le volanti della polizia.
I soccorsi
I soccorritori hanno trovato il cinquantenne sul marciapiede e dopo averlo stabilizzato lo hanno portato d’urgenza in ospedale, mentre i poliziotti prendevano in consegna un altro cinese, anche lui cinquantenne, con ferite superficiali, che non hanno avuto bisogno di cure urgenti. Si tratta dell’aggressore. Il cinquantenne invece è arrivato in ospedale con numerose ferite da arma da taglio all’addome a una spalla, che però per sua fortuna non hanno toccato organi vitali. È stato medicato e poi trasferito nel reparto di rianimazione, in prognosi riservata.
Le indagini
Nel frattempo la polizia ha iniziato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’aggressione e capire che cosa l’abbia provocata. Il connazionale della vittima dell’aggressione è stato portato in Questura e interrogato su quello che era appena successo. Vista l’ora in cui è accaduta e il luogo in cui si è consumata, all’aggressione hanno sicuramente assistito numerose persone perché l’incrocio tra via Pistoiese e via Marini è il cuore di Chinatown e a quell’ora è molto trafficato, sia dalle auto che dai pedoni.
La ricostruzione della Procura
In mattinata la Procura ha ricostruito la vicenda, spiegando che la lite è avvenuta all’interno di un appartamento che i due cinesi avevano affittato in via Pistoiese. Al culmine di una lite, uno dei due, clandestino, ha colpito l’altro a una spalla, all’addome e a un polso, provocandogli ferite profonde, ma il ferito, che è un richiedente asilo, non è in pericolo di vita. L’aggressore dovrà rispondere di lesioni gravi.
