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All’ospedale di Prato si opera anche di domenica per ridurre i tempi di attesa
L’11 maggio eseguito il primo intervento in un giorno festivo su un paziente affetto da un tumore alla prostata
PRATO. Ieri, 11 maggio, l'ospedale di Prato ha compiuto un passo importante nell’organizzazione della propria attività chirurgica: è stato eseguito il primo intervento di chirurgia robotica in seduta domenicale, su un paziente affetto da tumore della prostata. La decisione è nata dalla volontà di ridurre i tempi di attesa per interventi oncologici complessi. L’intervento, spiega l’Asl Toscana Centro, è stato possibile grazie alla piena disponibilità e collaborazione di urologi, anestesisti, infermieri e personale di supporto, che si sono resi operativi anche in un giorno festivo. «Un risultato straordinario reso possibile da un grande gioco di squadra» commenta il direttore generale Valerio Mari, sottolineando l’impegno del personale nel garantire risposte rapide e di qualità ai pazienti.
«La piattaforma robotica – fa sapere la dottoressa Maria Teresa Mechi, direttore sanitario del presidio – era già attiva dal lunedì al venerdì per 12 ore al giorno, ma di fronte all’aumento delle richieste, l’azienda ha deciso di potenziare l’attività anche nei week end. Per ridurre i tempi di attesa, infatti, nei mesi scorsi era già stata introdotta una seduta mensile aggiuntiva al sabato dedicata alla chirurgia robotica bariatrica, così da preservare quanto più possibile le sedute per l’Urologia e intervenire in modo mirato sulle liste d’attesa per la prostatectomia. Ora i nostri pazienti potranno operarsi anche di domenica».
La direzione aziendale, in accordo con i direttori dei dipartimenti coinvolti, ha poi valutato e condiviso la possibilità di aumentare le sedute urologiche anche il sabato e di attivare, quando necessario, sedute domenicali.
Il dottor Michelagnoli ha spiegato che dal lancio del programma di chirurgia robotica nel febbraio 2023, l’ospedale ha registrato una crescita costante: nel 2024 sono già stati eseguiti 534 interventi, posizionando il Santo Stefano al terzo posto in Italia per volume tra le strutture dotate di piattaforma robotica. L’attività è in costante crescita tanto che nel terzo quadrimestre dello stesso 2024 l’ospedale Santo Stefano ha raggiunto il primo posto in Italia. Solo in ambito urologico si contano 392 operazioni, molte delle quali per tumore prostatico, patologia per cui la chirurgia robotica è oggi il trattamento di riferimento.