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Tribunale

Prato, minacciò il presidente del seggio: «Vergognati, uomo di m...». Rinviato a giudizio

di Paolo Nencioni
Prato, minacciò il presidente del seggio: «Vergognati, uomo di m...». Rinviato a giudizio

L'uomo voleva entrare in cabina col padre malato e strappò le schede elettorali

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PRATO. «Non lo vedi che è invalido? Vergognati, uomo di merda». Questa la frase che, secondo l’accusa, avrebbe pronunciato un elettore nei confronti di un presidente di seggio alle ultime elezioni amministrative ed europee del giugno 2024. E che ora gli è costata un rinvio a giudizio per minacce, oltraggio a pubblico ufficiale e ostacolo alle operazioni di voto.

La scena si è svolta il 9 giugno all’interno del seggio 89 installato nella scuola media Malaparte di via Baldanzi e ha avuto numerosi testimoni, qualche elettore e tutti i componenti del seggio.

All’origine del diverbio, sempre secondo l’accusa, ci sarebbe l’irritazione dell’imputato, un operaio di mezza età, verso il presidente che gli aveva vietato di accompagnare il padre dentro la cabina elettorale. Divieto ignorato, sostiene l’uomo ora rinviato a giudizio, perché il padre aveva difficoltà a camminare ed era affetto dal morbo di Alzheimer. Nonostante l’avvertimento del presidente, dunque, il figlio era entrato insieme al padre nella cabina elettorale e una volta uscito, sostiene l’accusa, aveva dato un’occhiata alle schede e, non si sa se perché insoddisfatto dei segni tracciati dal padre o perché stava litigando col presidente di seggio, le aveva strappate tutte e due, quella delle elezioni amministrative e quella per le elezioni europee.

A quel punto la situazione è precipitata, è stata pronunciata quella frase offensiva e si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine di servizio al seggio.

Alla fine tutto è diventato materia per una denuncia penale che ora costerà un processo a uno dei due protagonisti della lite.

Oltre che dell’accusa di ostacolo alle operazioni di voto, all’uomo viene contestata quella di minacce (per le frasi rivolte al presidente prima dell’ingresso illecito nella cabina elettorale) e di oltraggio a pubblico ufficiale (questa la qualifica dei presidenti di seggio nell’esercizio delle loro funzioni). Il processo inizierà a breve e l’imputato è difeso dall’avvocato Giovanni Renna.
 

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