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Camila Giorgi, il Fisco cerca la campionessa di tennis: a Prato avviati tre procedimenti penali

La campionessa di tennis Camila Giorgi
La campionessa di tennis Camila Giorgi

La tennista nel primo processo è stata assolta. L’ipotesi è omessa dichiarazione dei redditi

15 maggio 2024
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PRATO. La campionessa di tennis Camila Giorgi non sarebbe scomparsa per sfuggire al fisco, come giurano i suoi avvocati, ma certamente il fisco la sta cercando per presentarle il conto. Sarebbero almeno tre i procedimenti penali avviati dalla Procura di Prato nei confronti di quella che è stata a lungo la numero uno in Italia ed è arrivata fino alla posizione 26 nel ranking mondiale, con l’ipotesi di omessa dichiarazione dei redditi.

Il primo, relativo alle annualità 2013 e 2014 si è concluso con l’assoluzione, ha spiegato il suo avvocato Carmelo Nicotra, perché gli importi dovuti al fisco erano inferiori al limite dei 50.000 euro, la soglia che fa scattare il reato penale. Ce n’è però un altro relativo all’annualità 2016 per il quale Camila Giorgi è stata citata in giudizio. E un altro del 2023, relativo all’annualità 2022, nel quale la tennista risulta indagata. La guardia di finanza era andata alla metà di aprile a notificarle l’avviso di garanzia nell’abitazione di Calenzano, dove ha la residenza ufficiale, e non ce l’ha trovata. Qualche giorno dopo, il 7 maggio, il nome di Camila Giorgi è comparso nell’elenco di atleti ritirati che viene compilato da un’agenzia che si occupa dei controlli anti-doping, ma il doping in questo caso non c’entra. Gli atleti sono tenuti a comunicare i loro spostamenti e la tennista, avendo deciso di abbandonare l’attività agonistica, ha inviato la comunicazione a quell’agenzia.

Sulle cifre che il fisco italiano pretende da Camila Giorgi si possono fare solo ipotesi. Fino al 2014 la tennista forse non ha guadagnato cifre astronomiche, ma successivamente solo in premi ha incassato qualche milione di euro, senza contare le sponsorizzazioni. Il processo per la presunta omessa dichiarazione del 2016 dovrebbe iniziare tra un anno, e probabilmente nel fascicolo finirà anche l’addebito del 2023, quando si riuscirà a notificare l’avviso di garanzia.

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