Prato, stop alla pubblicità sulla Declassata per non distrarre chi la percorre
Respinto il ricorso del concessionario contro il divieto dell’Anas
PRATO. Stop ai cartelli pubblicitari lungo la Declassata. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo regionale respingendo il ricorso della società Point Studio srl contro la decisione di Anas che il 5 agosto dell’anno scorso ha rigettato l’istanza di rinnovo di 52 impianti pubblicitari di varie dimensioni sulla strada statale 719, cioè il viale Leonardo da Vinci che attraversa Prato da est a ovest ed è comunemente chiamato Declassata.
Il divieto di installare cartelloni pubblicitari è una diretta conseguenza del passaggio della strada di grande scorrimento dal Comune all’Anas, che poi è anche uno dei presupposti per la realizzazione del sottopasso dello stento, quello del Soccorso, che da almeno dieci anni non riesce a vedere la luce nonostante sia uno dei punti più importanti nel programma elettorale delle ultime due giunte.
Il passaggio è frutto di un’intesa stipulata nel 2015 tra Ministero dei Trasporti, Regioni, province di Prato e Firenze oltre a tutti i Comuni interessati, ed è stato formalizzato nel 2018 con un Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri in base al quale la Declassata è entrata a far parte della rete stradale nazionale ed è stata ceduta dalla Regione all’Anas.
Il viale Leonardo da Vinci è diventato dunque una strada extraurbana principale, mentre in precedenza era classificato come strada secondaria, di attraversamento del comune.
E qui sono iniziati i problemi per la società che gestisce la pubblicità lungo la Declassata, perché l’articolo 23 del Codice della strada stabilisce che sulle strade extraurbane principali è vietata qualsiasi forma di pubblicità. Probabilmente per non distrarre chi guida. Insomma, la strada è rimasta la stessa, oltretutto abbastanza famosa per le lunghe code che si formano nelle ore di punta, sia alla “strozzatura” del Soccoso che in direzione del casello autostradale di Prato Este, e che consentirebbero di leggere con relativa calma qualsiasi cartello pubblicitario, ma la classificazione è diversa e dunque non sono più ammessi cartelli né grandi né piccoli.
I giudici amministrativi, nel dare ragione all’Anas e alla Regione (che si è costituita in giudizio a differenza del Comune di Prato), descrivono la Declassata come “una strada che pur attraversando il centro abitato, ne rimane sostanzialmente avulsa e può essere pertanto caratterizzata da una circolazione più scorrevole, più sostenuta, che richiede il rispetto di regole specifiche per garantire la massima sicurezza”. Ecco perché hanno ribadito il divieto di installare cartelloni pubblicitari.
Anni fa, invece, sempre in base alla classificazione della strada, furono ritenuti illegittimi gli autovelox piazzati lungo il viale Leonardo da Vinci, che erano diventati una fonte di cospicue entrate per il Comune ma che lo stesso Comune fu costretto a spegnere.
In realtà chi percorre ogni giorno la Declassata non può fare a meno di notare che non pochi cartelli pubblicitari sono rimasti ai suoi lati, forse perché in attesa della sentenza del Tar sul ricorso, il no di Anas al rinnovo dei permessi non era ancora diventato esecutivo.
