Trasporto pubblico

Prato, numeri al posto dei colori: la svolta di Autolinee Toscane

di Maria Lardara
Le Lam pratesi alla fermata
Le Lam pratesi alla fermata

Addio alla Lam: la rossa sarà 2+. «Un aiuto per i daltonici»

26 maggio 2023
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PRATO.  In principio furono i colori delle Lam, poi vennero i numeri. Dopo vent’anni finisce l’era delle linee ad alta mobilità così eravamo abituati a chiamarle finora: la blu, la rossa, l’arancio e la viola stanno per andare in pensione e dal 1° giugno si chiameranno 1+, 2+, 3+, 207. Vuoi andare ai Gigli? Addio alla CF: bisognerà salire sul numero 212.

Il perché della rivoluzione di Autolinee Toscane annunciata ieri al Pecci, location non casuale perché il centro di arte contemporanea è partner culturale dell’azienda di trasporto pubblico locale, è sintetizzato in una testimonianza riferita da Tommaso Rosa, responsabile marketing di Autolinee Toscane. «Siamo passati dalla biglietteria di piazza Stazione, dove ci raccontano che chi arriva in città chiede cosa voglia dire Lam». A Prato, città multietnica dove ultimamente si affacciano anche i turisti e dove gli acronimi poco si digeriscono se non si sa l’italiano, nasce l’esperimento “Prato conta”, un progetto pilota di riorganizzazione delle fermate che parte da qui e piano piano si estenderà al resto delle regione. Per l’azienda italo-francese subentrata a Cap 18 mesi fa è un modo per rimarcare l’attenzione sulla realtà pratese anche se nessun miglioramento è stato finora apportato sull’offerta del trasporto locale, più volte oggetto di lamentele degli amministratori dell’area pratese (peraltro ieri assenti al Pecci).

Intanto dal 1° giugno tutte le linee diventeranno numeri mentre le fermate cambieranno veste grafica. Invariati percorsi e orari anche se la quasi ex Lam blu ribattezzata 1+ non avrà più direzione Repubblica ma Centro Pecci così da orientare meglio i turisti provenienti da Firenze.

«Non è solo un cambiamento di natura estetica – ricorda Tommaso Rosa affiancato da Arzachena Leporatti dell’ufficio marketing – L’autobus non va solo fatto girare ma anche conoscere ed è per questo che va reso accessibile. Questo progetto mira proprio a rendere il trasporto pubblico più fruibile. A breve presenteremo altre novità sui biglietti».

Nello specifico, cosa cambierà per l’utente? Le tratte urbane diventeranno 4, 9, 10, 11 e 12, la linea scolastica sarà identificata con le iniziali SC mentre spostandosi in ambito extraurbano le corse saranno contrassegnate dal 2 iniziale. Il collegamento diretto Po-Fi diventerà invece R1. La scelta dei numeri è pensata anche per agevolare chi ha disabilità cognitive (secondo i dati dell’Unione Europea, ricorda Autolinee, sono circa il 10% i maschi adulti affetti da daltonismo) e per i cittadini stranieri. E a proposito di questo, la campagna “Prato conta” sarà tradotta in tre lingue (italiano, inglese e cinese). I cambiamenti passeranno da depliant multilingue, nuove mappe affisse a tutte le fermate e veicolati per mail a tutti i titolari di abbonamenti. «Non c’era mai stata prima d’ora una campagna di comunicazione in tre lingue – riprende Rosa – L’obiettivo è far digerire meglio queste trasformazioni per arrivare verso settembre con una mappa scolastica dedicata». La vera sfida è far crescere l’utenza del trasporto pubblico: secondo i dati del Comune, a Prato il 10-11 per cento della popolazione usa l’autobus. Una percentuale che si è ridotta al 7 per cento in tempi di Covid ma che ultimamente sta riprendendo quota per attestarsi ora intorno al 9, 5 per cento.
 

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