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Prato, il lupo riappare a Casale: eccolo dentro un vivaio – Video

di Alessandro Formichella
Prato, il lupo riappare a Casale: eccolo dentro un vivaio – Video

Nuovi avvistamenti, in pieno giorno, di un esemplare adulto. Gli esperti: «Non è pericoloso, ma meglio non avvicinarsi»

30 marzo 2023
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PRATO. A Prato prima di ora i lupi si erano visti solo nel 2016 alla mostra dell’artista cinese Cai Guo Qiang al Museo Pecci. Ma la foto scattata tre giorni fa all’interno di un vivaio di piante in via di Casale e Fatticci (il consulente regionale Duccio Berzi ha confermato che si tratta di un lupo) fra la parte sud e ovest della città, non dà adito a dubbi: il lupo, un adulto di circa 4 anni, si muove indisturbato alla ricerca di prede fra i vialetti e le piante del vivaio.
 

È pieno giorno e l’animale sembra assolutamente al sicuro da minacce e preoccupazioni. Le foto sono state scattate da alcuni lavoratori e residenti nella zona di via Casale e Fatticci, a dimostrazione di come gli animali, una famigliola di tre esemplari come abbiamo scritto in questi giorni, viva in modo libero fra la campagna e le zone più urbanizzate di Prato. Alcuni residenti di Casale, a inizio settimana avrebbero inviato delle email all’ufficio relazioni con il pubblico del Comune, per avere maggiori informazioni su quello che sta avvenendo e soprattutto indicazioni su come comportarsi alla vista di un lupo nei paraggi delle abitazioni.

Secondo gli zoologi, una cosa è certa; dal punto di avvistamento a dove realmente i lupi si sarebbero insediati, possono esserci anche molti chilometri di distanza e l’ipotesi che si rifugino negli anfratti boschivi delle Cascine di Tavola trova sempre maggiore conferma. Secondo gli esperti, non c’è da avere comunque timore per la presenza dei predatori, purché si tengano sempre in considerazione delle precauzioni; la prima di queste non avvicinarsi all’animale, non restringerlo in zona chiuse senza uscita e non ferirlo. Tutti fattori, quest’ultimi, che possono scatenare nel lupo la paura e provocare la sua, temibile, reazione. L’animale, come dicono in molti, non attacca l’uomo, ma è necessario fare molta attenzione con cani di piccola taglia. Intanto da giorni sui social a Prato si sono scatenate le fazioni fra chi vuole rassicurare e preservare gli animali e chi teme, invece, la loro presenza accertata anche nelle zone urbane. Nella zona sud della città, tra via Casale e Fatticci e via del Trebbio, ormai non si parla d’altro. La foto di una capra uccisa e trovata nella campagna vicino a Casale è di sabato scorso, anche se la carcassa dell’animale non sembra essere diventata il pasto dei predatori. In zona, c’è timore. C’è preoccupazione soprattutto per gli animali domestici, i cani e i gatti di molti residenti di questa parte della città. Alcune testimonianze parlano di altri avvistamenti avvenuti martedì sera sempre nella stessa zona. Per Clelia Massai, che abita proprio in via di Casale e Fatticci e ha un cane golden retriever, proprio martedì sera sia il suo sia i cani di altri vicini hanno iniziato ad agitarsi e ad abbaiare freneticamente e in modo insolito all’esterno delle abitazioni. «Non so se hanno sentito rumori e odori particolari che facevano supporre che ci fosse qualcosa nelle vicinanze, come potrebbe essere proprio uno dei lupi che si aggirano nella zona – dice Clelia – e non so neppure quanto tutto questo possa diventare normale per riuscire a convivere con i lupi che si sono stabiliti qui nelle vicinanze. Forse andrebbero riportati in zone e aree boschive più distanti dalla città e immersi in un altro habitat, più sicuro anche per loro stessi».

«L’ipotesi di riportare gli animali in zone dell’Appennino può essere anche plausibile anche se i lupi riescono a muoversi e fare centinaia di chilometri in poco tempo. Se qui hanno trovato un buon habitat è difficile spostarli. Se li guardate bene, questi animali sono pasciuti e significa che qui trovano alimento e condizioni tali per cui possono essersi stabiliti in aree di campagna che gli danno rifugio e sicurezza» dice un altro residente della zona. «Portato a passeggio il cane, in questi giorni il mio golden a volte si è irrigidito e bloccato con la coda tra le gambe. Proprio come se sentisse qualche minaccia. Non era mai accaduto prima» dice Clelia Massai.

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