Maria, Marta, Marco, Stefano, Aksel e Diego: i giovani super-Schlein che ora guidano il Pd
Con la vittoria di Schlein anche a Prato il Pd si prepara a un ulteriore rinnovamento. La squadra dei ventenni e trentenni (ma non solo) è pronta a mettersi in gioco
Il Pd è pronto a svoltare. E con la vittoria di Elly Schlein sarà inevitabile un ricambio ai vertici. Ecco alcune persone da non perdere di vista da qui alle prossime amministrative perché presumibilmente saranno ancora più protagoniste della vita politica cittadina. Un rinnovamento che a Prato, a livello provinciale, era già cominciato con la segreteria di Marco Biagioni e il grande lavoro di ascolto portato avanti dai giovani democratici ma che ora è rafforzato dai numeri e da un’unità di visione con il partito regionale e nazionale. Ecco chi sono i super-Schlein pratesi.
Maria e Marta Logli, due sorelle e la passione per il Pd
Le trasformiamo in un simbolo. Ed è la cosa peggiore che possiamo fare loro. Ma sarebbe sbagliato non raccontare Maria e Marta Logli, due giovani donne, e sorelle, classe dirigente e militanti del nuovo Pd. Maria, 26 anni, studentessa di Sviluppo e cooperazione internazionale, segretaria dei Gd fino allo scorso dicembre.
Marta, 23 anni studentessa di lettere, è la presidente dei Gd della Toscana, coordinatrice provinciale del comitato elettorale di Elly Schlein ed eletta nell’assemblea nazionale. Hanno cominciato a fare politica da ragazzine. E i loro volti si sono mescolati negli anni tra i militanti: nei circoli, con le associazioni, in tutti gli eventi in cui si è parlato di diritti. «Con i Gd abbiamo portato avanti un metodo, quello dell’ascolto», racconta Maria che ha contribuito a creare una nuova generazione del partito. «Se c’è un segreto è il fatto che abbiamo lavorato per creare una squadra, per risolvere i conflitti. Oggi c’è un gruppo coeso». Marta racconta della scelta di essere al fianco di Elly: «Avevamo voglia di credere nel futuro del Pd, lei aveva una mozione che ci piaceva. Che parte dal basso, come garba a noi. Eravamo stanchi di giocare in difesa e con Elly ce la siamo proprio goduta».
Marco Biagioni, il segretario che aveva già intercettato il malessere
Ha sbancato il jackpot. Con la vittoria di Schlein ha dimostrato di rappresentare la linea vincente del Pd a Prato vincendo il confronto che lo contrapponeva al partito dei sindaci e quindi a Matteo Biffoni. Ora, sarà lui, a dare le carte. Oneri e onori nel preparare il tavolo per le prossime amministrazioni: il rischio è, come sempre tra i giovani, è quello di rischiare di farsi influenzare troppo dagli “adulti” della politica. Ora Biagioni dovrà avere la forza di scegliere in autonomia senza perdere di vista chi e come è arrivano fin qui.
Ilaria Santi, l’assessora di sinistra che piace anche al centro
laria Santi? E chi non la conosce. È l’unica della giunta Biffoni che ha scelto di stare con Elly Schlein. Assessora alla pubblica istruzione, già presidente del consiglio comunale, insegnante apprezzata, in politica da anni ma sempre con umiltà e spirito di servizio. Figlia di un ex parlamentare della Dc, moglie di un neuropsichiatra di sinistra, mamma, residente del centro storico. Se lei volesse (e questo non è scontato) sarebbe il ritratto, oggi, della prossima candidata sindaca per il centrosinistra. Almeno sulla carta.
Diego Blasi, da Sel al Pd di Schlein. E’ il braccio destro di Furfaro
Giovane ma non troppo. Diego Blasi è un “ritorno” con un ruolo di primo piano per la politica pratese. 36 anni, approda alla politica in Sel per poi passare nel Pd senza trovare quella che era la sua casa. Una collaborazione con il consigliere Melio, oggi è considerato il braccio destro a livello regionale di Furfaro (insieme nella foto). «Hanno prevalso la voglia di cambiamento – dice – e la chiarezza della proposta politica. A Prato quella linea esisteva già con Biagioni e il gruppo dirigente. Non è stata una contesa: il Pd sarà unito per affrontare le prossime sfide».
Edoardo Prestanti, il sindaco pro Schlein con la percentuale più alta
A Carmignano Elly Schlein ha fatto il risultato migliore della provincia di Prato superando il 70%. Il sindaco Edoardo Prestanti, insieme a quello di Montemurlo Simone Calamai, è stato uno dei pochi amministratori a schierarsi con l’attuale segretaria del Pd. Una scelta su cui ha lavorato evidentemente con grande impegno e che nel partito attribuiscono anche all’idea di stare comunque “dall’altra parte” dopo che per la presidenza della Provincia gli era stato preferito Calamai.
Marco Martini, la politica come servizio e la leggerezza di scegliere
La politica come servizio. L’ex sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini l’aveva già dimostrato per le elezioni politiche candidandosi in una posizione che ne rendevano praticamente impossibile l’elezione. È uno dei senior del partito. Una scelta la sua di chi può permettersi di scegliere sulla base delle idee e del concetto di partito. Un consigliere quindi “affidabile” per i giovani che avranno il compito di gestire il partito e di traghettarlo alle prossime amministrative considerate “a rischio” dalla sinistra pratese.
I giovani della mozione Schlein pronti a mettersi in gioco
La fortuna del Pd della mozione Schlein è stata quello di essere un gruppo che si è mosso compatto. «Non citare tutti non sarebbe includente», dicono dal quartier generale della segretaria. E allora citiamone alcuni: Stefano Nenciarini, organizzativo del Pd, Edoardo Carli, la consigliera Matilde Rosati, il responsabile del tesseramento Saul Santini, Demetrio Berti, primo eletto in assemblea regionale e Gd, Sara Brogi, Gd seconda eletta assemblea regionale, Fulvio Barni, segretario di circolo e eletto in assemblea nazionale e responsabile Gd Stefano Ciapini, Aksel Fazio per il lavoro.