Prato

Tribunale

Prato, palpeggiamenti sulla tredicenne. Condannato l’amico di famiglia

Paolo Nencioni
Prato, palpeggiamenti sulla tredicenne. Condannato l’amico di famiglia

Quattro anni all’ottantenne accusato di molestie sessuali alla ragazzina

03 luglio 2022
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PRATO. Lei aveva solo 13 anni, lui 77 e lei lo chiamava “nonno”, un po’ per l’età, un po’ perché era un amico di famiglia col quale era cresciuta fino a considerarlo uno di casa. Ma dietro alla facciata del bravo pensionato che si prende cura della “nipote” c’era qualcosa di molto peggio, un’attrazione morbosa che ha finito per costare all’uomo una condanna a quattro anni di reclusione per violenza sessuale su minori.

Il processo si è concluso in questi giorni davanti al giudice dell’udienza preliminare e l’imputato, di cui non pubblichiamo il nome per tutelare la parte lesa, è stato giudicato col rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo sulla pena.

I fatti che hanno dato origine al procedimento penale risalgono al gennaio del 2020, quando la pandemia Covid non era ancora esplosa, almeno in Italia, e gli “amici di famiglia” potevano frequentare i propri conoscenti senza alcuna restrizione. Ed è stato proprio durante le frequenti visite che il pensionato faceva ai genitori della tredicenne che sarebbero accaduti gli episodi che hanno fatto scattare le indagini sulla violenza sessuale.

La tredicenne ha raccontato di essere stata palpeggiata più volte nelle parti intime quando è rimasta da sola col “nonno”. All’inizio si è tenuta tutto per sé, come è normale in questi casi, poi si è confidata con le persone a lei più vicine e il suo dramma privato è diventato materia di giudici e avvocati.

Tra i genitori della ragazzina e l’ormai ex amico di famiglia c’è stato un chiarimento. Facile immaginare che i toni non siano stati proprio pacati, ma ovviamente non bastava troncare un’amicizia e allontanare l’uomo dall’oggetto dei suoi desideri proibiti. Il caso è finito sulla scrivania del sostituto procuratore Valentina Cosci, che ha trovato i riscontri al racconto della ragazza e ha ottenuto il rinvio a giudizio del pensionato. Lui ha provato a difendersi, ma intanto ha scelto il rito abbreviato per contenere la probabile condanna. Il giudice ha accolto la tesi del pubblico ministero e ha condannato l’imputato a quattro anni di reclusione (il risultato della pena base di sei anni, ridotto di un terzo per il rito).


 

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