Ruba le riviste al vicino di casa e finisce sotto processo
La donna è stata ripresa di nascosto con una telecamera e dovrà pagare un risarcimento
Andava a ritirare la posta e spesso trovava la cassetta vuota, nonostante sapesse che gli avevano spedito lettere, raccomandate o riviste in abbonamento. Per questo un uomo residente in un condominio alla Querce decise di risolvere da solo il mistero, si armò di telecamera e scoprì che la responsabile dei furti era la classica insospettabile, cioè la sua vicina di casa.
Ha per oggetto questo curioso episodio, accaduto nel febbraio del 2007, un processo che è iniziato ieri davanti al giudice monocratico Giulia Landini e che vede sul banco degli imputati Monica T., 47 anni, la vicina di casa del querelante.
Secondo quanto sostiene l’accusa, ma sostanzialmente già ammesso dall’imputata, all’inizio del 2007 accadeva quello strano fenomeno nella cassetta delle lettere della parte lesa: le lettere sparivano, così come le riviste.
L’uomo, come detto, non riusciva a capacitarsi di come potesse accadere e così decise di appostarsi accanto al portone del condominio per capire chi svuotava la cassetta. Per non farsi vedere si mise all’interno della sua auto, e dopo qualche ora la sua pazienza fu premiata.
Nelle immagini riprese con la telecamera si vede la vicina di casa che preleva dalla cassetta una rivista spedita in abbonamento all’uomo.
Di fronte alla prova schiacciante la donna, difesa da Gabriele Terranova, ha ammesso quello che non poteva negare, ma ha giurato di non aver preso altro. Al vicino restano comprensibili dubbi. La vicenda si definirà con un risarcimento di mille euro.