Pontedera-Ternana, il cambio arbitro, le sviste e le polemiche: cosa è successo al Mannucci
A fine partita il presidente del club granata ha tuonato: «Arbitraggio totalmente inadeguato»
PONTEDERA. Il match con la Ternana è terminato da circa un’ora quando il presidente del Pontedera, Simone Millozzi, affida lo sfogo ai social: «Arbitraggio totalmente inadeguato – scrive – sia negli episodi che nella gestione complessiva della partita. La Ternana non ha bisogno di simili arbitraggi. Ed il Pontedera, ed i suoi tifosi, meritano rispetto e parità di trattamento. Tutto questo stasera è mancato». Chi lo conosce, considerati anche i dieci anni da sindaco della città, sa bene quanto sia inusuale che Millozzi si “scaldi” pubblicamente. E da quando è presidente del Pontedera, estate 2023, l’ex sindaco non ha mai affrontato questioni arbitrali. Questo fa capire chiaramente come la gara della serata di venerdì 30 agosto, seconda giornata del girone B di Serie C, vinta 2-1 dalla Ternana, si sia trasformata nella partita delle polemiche. Prima il cambio di arbitro a poche ore dal match, poi una serie di decisioni sul campo incomprensibili che hanno di conseguenza indirizzato il match facendo infuriare i granata, dentro e fuori dal campo. Ma cosa è successo prima, durante e dopo Pontedera-Ternana? Andiamo con ordine.
Il cambio arbitro
Le “stranezze” di Pontedera-Ternana iniziano nella serata di giovedì 29 agosto, come fanno sapere fonti interne al club granata, a circa 24 ore dal fischio d’inizio della partita. Il direttore di gara designato è Silvia Gasperotti della Sezione di Rovereto, arbitro internazionale che, però, è costretto a dare forfait per influenza, almeno così viene spiegato dagli organi ufficiali. E allora viene scelto Francesco Burlando della sezione di Genova. Nella stagione 2024-2025 non aveva ancora diretto gare di Serie C – e nemmeno di Coppa Italia -, mandato a dirigere il 25 agosto la seconda giornata di Primavera 1 tra Lazio e Inter. Nella scorsa stagione per lui 13 partite arbitrate in C, con l’ultima apparizione in Juve Stabia-Picerno 3-2 del 27 aprile 2024.
Gli episodi
I primi minuti di Pontedera-Ternana scivolano via abbastanza tranquilli. Un cartellino giallo al capitano granata Espeche dopo 21 minuti, poi uno a Casasola alla mezz’ora. Otto minuti più tardi, al 38’, il primo episodio contestatissimo: ancora Espeche interviene alle spalle di Romeo a circa 45 metri dalla porta del Pontedera e commette fallo. Come è facile intuire, non si tratta di una chiara azione da gol (come si vede nella prima immagine a sinistra). E non c’è neppure particolare violenza nel gesto del centrale granata. Burlando però non ha dubbi ed estrae il secondo cartellino giallo, condannando il Pontedera a giocare oltre metà partita in inferiorità numerica. Nel secondo tempo, poi, le decisioni discutibili di Burlando aumentano clamorosamente. È il 19’ quando Ladinetti perde palla e Carboni si infila in area: il centrocampista della Ternana si lascia andare a terra prima che il centrocampista del Pontedera incrocia la sua corsa (come si vede nella seconda immagine): almeno questo dicono le immagini. Burlando è vicinissimo e non ci pensa un attimo: calcio di rigore e ammonizione per Ladinetti. Non è una decisione clamorosa, ma la legittima valutazione di un direttore di gara evidentemente “sensibile” a quanto accade in area. Sensibilità che, però, né Burlando né il primo assistente Ionut Nechita di Lecco mostrano all’87’ – ancora sul risultato di 1-0 per la Ternana –, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla sinistra di attacco del Pontedera Guidi colpisce al volo di destro all’altezza del secondo palo: due calciatori della Ternana intervengono in copertura e si vede abbastanza chiaramente come il braccio di uno dei due intercetti la sfera (terza immagine a destra), che poi finisce sul fondo. Ma arbitro e assistente restano impassibili di fronte alle proteste di tutta la squadra del Pontedera. Infine, nella serata da incubo di Burlando colpisce la decisione di espellere, nel finale di partita, il medico sociale del Pontedera, Ezio Giunti, insieme al preparatore dei portieri, Michele Ribechini, allontanati dalla panchina senza che si fossero neppure alzati per protestare. Un altro capitolo di una notte da incubo, per il Pontedera ma soprattutto per Francesco Burlando della sezione di Genova.