Pontedera, il mister: «Questa gara poteva finire molto male»
Dopo il 90’. Il tecnico Canzi è soddisfatto per il punto e per la prova dei suoi
PONTEDERA. Grande soddisfazione in casa granata per il pareggio conseguito dal Pontedera contro la capolista Reggiana dopo aver giocato per oltre un'ora in inferiorità numerica.
Il tecnico Max Canzi commenta con il solito equilibrio la stoica prestazione dei suoi. «Una partita che per come si era messa poteva finire in tragedia calcisticamente parlando – sottolinea l’allenatore – perché se Siano non parava quel rigore la gara si complicava maledettamente. Il nostro piano era quello di tenere la partita in equilibrio, rispetto alla Reggiana c'era 55 anni di differenza in fatto di età media, spesso ci si dimentica di questo. Siamo stati bravi ad essere ordinati, senza precludersi la possibilità di fare la fase offensiva. Sapevamo che potevamo metterli in difficoltà, e in alcune circostanze ci siamo riusciti».
Sull’espulsione di Martinelli: «Lui è un ragazzo intelligente, sa di aver sbagliato e di averci messo in difficoltà. Sono situazioni che possono capitare, certo da lui non ci si aspettano. Ma è un sanguigno, quindi si è fatto prendere la mano da quel calcio di rigore concesso inizialmente. Ad ogni modo questo è un risultato che ci da forza e consapevolezza, poi ogni partita è una storia a se. Affrontiamo una squadra completamente diversa ogni volta e noi andiamo avanti navigando a vista giocando una partita per volta».
Si completerà questo "tour de force" sabato con la trasferta sul campo del Fiorenzuola. Ma intanto questo terzo risultato utile consecutivo consente al Pontedera di aumentare l’autostima e di mantenere il vantaggio di otto lunghezze sulla Fermana, che ha pareggiato ad Alessandria, portandolo a quota nove proprio sul Fiorenzuola prossimo avversario.
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