Ristorante con b&b chiusi dal Covid: la rinascita con un affaccio sulle bellezze del Valdarno
Taglio del nastro in grande stile per La Fortezza di Pozzo a Santa Maria a Monte. È stata l’occasione per riaprire le porte alla piccola chiesa che fa parte della struttura
SANTA MARIA A MONTE. Inaugurazione in grande stile per la nuova vita di Fortezza di Pozzo a Santa Maria a Monte che domenica ha ufficialmente dato inizio alle attività della gestione a cura di Giacomo Sulas e Silvia Stagi. Un taglio del nastro alla presenza delle autorità e della sindaca Manuela Del Grande che riapre la struttura dopo alcuni anni di stop, iniziati col Covid. Occasione per ammirare le sale normalmente adibite al ristorante, che domenica hanno fatto da cornice a un grande buffet di benvenuto con cui i nuovi gestori hanno voluto presentarsi alla cittadinanza. È stata inoltre un’occasione per riaprire le porte della chiesetta di Pozzo, parte integrante della struttura dov’è stata officiata messa dal parroco di Santa Maria a Monte Don Sunil Augustine Thottathussery.
Sulas e Stagi, reduci da anni di esperienza nel settore della ristorazione in Versilia, hanno scommesso sulla storica struttura con un accordo di gestione che prevede in seguito l’acquisto dell’antica fortezza. In quest’ottica sono nati alcuni degli investimenti già messi in campo. È già infatti in programma la riattivazione della piscina, prevista entro l’inizio del prossimo anno. Tra i progetti futuri è attesa inoltre la realizzazione di una piccola Spa negli antichi locali del guardianaggio, il potenziamento energetico tramite pannelli fotovoltaici, l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli, l’introduzione di biciclette elettriche e la valorizzazione dell’uliveto con la produzione di un olio a marchio proprio.
«Una serata speciale, durante la quale abbiamo avuto modo di tastare la vicinanza anche di tante persone del posto – ha detto Sulas –. Apprezzamenti che ci sono stati fatti anche con varie dediche per un luogo che riapre le porte dopo tanto tempo».
La cucina si baserà sulla tradizione toscana autentica, con pane e conserve fatti in casa, marmellate artigianali, un servizio di pizzeria e l’inserimento dei prodotti locali, tra cui il tartufo bianco e la patata Tosca, in collaborazione con i produttori del territorio. Fra i lavori già fatti, l’ampliamento della cucina per una maggiore capacità operativa, la riqualificazione del bar e la creazione di un tavolo privé con vista sulla Valdera, il mantenimento delle sale storiche e la predisposizione di diverse aree dedicate alla ristorazione e agli eventi. Per il resto la struttura manterrà la sua articolazione originale: ristorante al piano terra e bed and breakfast al piano rialzato, con sei appartamenti. «Un luogo incantevole e un antico castello medioevale affacciato sul Valdarno che riapre – ha sottolineato Del Grande –. Giacomo e Silvia riavviano un bene prezioso che sembrava dimenticato».
Ristorante e pizzeria già attivi da giovedì a domenica (11-14 dicembre) da questa settimana.
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