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Pontedera, 10 cuccioli abbandonati. Ma dal canile avvertono: «Per ora niente adozioni, non sono regali di Natale»

di Paola Silvi

	Alcuni dei cani abbandonati a San Miniato e recuperati dai volontari del canile La Valle Incantata di Lajatico
Alcuni dei cani abbandonati a San Miniato e recuperati dai volontari del canile La Valle Incantata di Lajatico

Sono stati trovati a San Miniato, ora sono accuditi a La Valle Incantata: «Non ci aspettavamo il loro arrivo. Per chi volesse contribuire c’è bisogno di traverse, salviette, latte e pappe»

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PONTEDERA. I cani e i gatti non sono il regalo ideale da mettere sotto l’albero. «Perché non sono un dono per Natale, ma per la vita». Lo afferma con convinzione Rossella Prosperi, fondatrice dell’associazione Amici animali a 4 zampe che gestisce il canile La Valle Incantata e il gattile La Valle degli Angeli e del parco stesso di Lajatico (con cui sono convenzionati numerosi Comuni, tra cui quello di Pontedera) dove proprio ieri hanno accolto dieci cuccioli abbandonati. Pelosi di pochi giorni lasciati nel Comune di San Miniato da soli, al freddo. «Siamo stati attivati – racconta – da una segnalazione arrivata dai carabinieri nel cuore della notte. Ci aspettavamo un paio di cani adulti e invece ci siamo trovati di fronte a una cucciolata. L’ennesimo caso di animali lasciati in un campo, a un passo dalla morte».

Sono mini code scodinzolanti, che hanno appena aperto gli occhi e cercano disperatamente la mamma. «Sembrano meticci – dicono dall’associazione – e assomigliano molto a cani da caccia. Ma sono ancora troppo piccoli per esserne certi». La certezza invece è che l’associazione se ne prenderà cura. Li terrà al caldo, li farà mangiare e quando sarà il momento giusto procederà alla svezzamento e al primo vaccino. «Di adottarli per ora non se ne parla. Devono ancora crescere. E poi – aggiunge Prosperi – non proponiamo e non incentiviamo mai questi percorsi durante i periodi di festa, quando le persone, sulla scia dell’entusiasmo prendono impegni che magari poi non potranno mantenere in maniera continuativa. I cuccioli non resteranno tali per sempre. Non sono peluche ma esseri viventi. Per lo stesso motivo, blocchiamo le adozioni dei gatti neri per Halloween. Anche quest’anno dal 20 ottobre al 20 novembre abbiamo detto no a numerose richieste».

La parola d’ordine insomma nelle adozioni dei giovani o degli anziani quattrozampe è consapevolezza. Tanto che l’associazione prevede, prima di inserire un peloso in una nuova famiglia, un iter di preaffido con colloqui conoscitivi ai neo proprietari e incontri tra loro e gli ospiti del canile. «Ogni giorno – aggiunge – i nostri volontari si occupano di decine e decine di cani e gatti che spesso non hanno mai conosciuto l’affetto di una casa o sono stati ceduti perché il loro compagno di vita umano non c’è più o non può più prendersene cura. Altre volte, come nel caso della cucciolata di ieri, vengono recuperati dalla strada perché persone senza cuore decidono di liberarsene».

E ogni animale ha una storia diversa alle spalle e specifiche esigenze. «Per esempio, non ci aspettavamo l’arrivo di questi cuccioletti – confermano dall’associazione – e siamo in difficoltà». Perché la cura è anche una questione di spese. Così c’è bisogno di traverse, salviette, latte e pappe. L’appello è alla generosità. «Facciamo tante iniziative – spiega ancora Rossella Prosperi – per reperire i fondi. Dal banchetto alla Coop di Pontedera dove incartiamo i regali ai calendari con i cani e i gatti del rifugio. Le risorse sono indispensabili per i pelosi ma anche per attivare i tanti progetti di sensibilizzazione sul territorio, dalla pet therapy nella pediatria dell’ospedale Lotti alla residenze sanitarie assistite e ai laboratori nelle scuole. Del resto scommettiamo molto sui giovani per trasmettere una corretta e amorevole cultura di relazione con l’animale».

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