Dalla Florida a Peccioli: il viaggio di Teresa alla ricerca delle sue radici in Toscana – Tutto è iniziato da una cartolina degli anni ‘30
Spinta da quella immagine ha voluto vedere con i suoi occhi il campanile e le vie del borgo
PECCIOLI. Non solo per vacanza, o per un breve soggiorno, il Borgo dei Borghi, attrae turismo dall'estero e conta su un vero e proprio spirito internazionale anche per un altro motivo. Che non è neppure quello culturale. Dietro c'è una ragione molto più personale, legata alle storie di famiglia, al desiderio di riconnettersi con luoghi e persone del passato. È il turismo delle radici. Di una visita che sa di affetto, legami, ricerca genealogica e di ritorni tanto attesi.
È il caso di Teresa Ann Calore, originaria di White Plains, nello stato di New York e ora residente a Vero Beach in Florida che ha attraversato l'oceano sulle tracce dei suoi avi. Incantata da Peccioli e dall'effetto dirompente che la cittadina della Valdera ha avuto su di lei. Galeotta è stata una cartolina che la signora statunitense ha trovato tra i ricordi di famiglia e che ha acceso la scintilla del viaggio. Con il Comune di Peccioli che qualche mese fa riceve un messaggio dove Teresa racconta di suo nonno, Biagio Picchi, nato proprio nel borgo e poi emigrato negli Stati Uniti nel 1909 in cerca di nuove opportunità. Figlio di Giuseppe Baldassarri Picchi e Maria Rosa Macelloni, Biagio si imbarcò verso il sogno americano dopo essersi sposato a Piombino e si stabilì a Ellis Island insieme alla moglie e al loro primo figlio.
(La cartolina degli anni ‘30)
Negli Usa iniziò come operaio edile, poi divenne proprietario di una drogheria e, dopo gli anni del proibizionismo, di un liquor store. La sua famiglia lo descrive come un uomo mite, gentile, conosciuto con il soprannome di Bia. Ma Teresa non ha mai conosciuto il nonno, conserva solo una cartolina spedita negli anni Trenta da Peccioli. Così la nipote ha voglia di visitare quella piazza, di vedere con i propri occhi il campanile del Bellincioni e di passeggiare per quelle vie dove il nonno è cresciuto. Il 6 settembre Teresa ha messo piede per la prima volta a Peccioli, accompagnata dal marito, dal fratello Gene e dalla cognata e tassello dopo tassello ha ricomposto quel puzzle familiare ed emotivo che ha attraversato indenne almeno tre generazioni.
Ma la vicenda di Biagio è la storia di molti pecciolesi sparsi per il mondo che hanno lasciato la loro terra natale ma che nonostante la lontananza hanno fatto in modo, attraverso racconti, aneddoti ed episodi tramandati che una “Little Peccioli” resistesse nella memoria. “E riflettere sulle esperienze personali legate all'emigrazione che poi diventano collettive è un patrimonio fondamentale per un territorio, per chi è andato, per chi è rimasto, per chi è tornato ma anche per chi sceglie il borgo come nuova residenza confermandone il respiro internazionale. Anni fa – conclude il sindaco Renzo Macelloni – abbiamo promosso anche un percorso dedicato a questo tema, invitando i pecciolesi, protagonisti della grande migrazione del Novecento”.
Paola Silvi
