Il Tirreno

Pontedera

Il lutto

Muore di tumore a 28 anni: «Mio figlio era un combattente»

di Lorenzo Carducci
Cesare aveva 28 anni
Cesare aveva 28 anni

Pontedera, le parole della mamma del ragazzo scomparso: «I giovani facciano prevenzione». Comunità sotto choc

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PONTEDERA. «Mio figlio era un ragazzo buono d’animo e al tempo stesso un combattente. Aveva una tenacia incredibile. Da quando gli era stata diagnosticata la malattia era lui a fare coraggio a noi». Nonostante la voce rotta dal dolore, dalla tragedia peggiore che possa capitare a un genitore, Angela parla con tutta l’intensità e la forza che le ha trasmesso suo figlio, Cesare Cavallini, morto a 28 anni per una malattia incurabile.

L’università e le sue passioni

Un tumore all’esofago che in due anni si è portato via un ragazzo pieno di interessi e passioni. Quella per la fisica, materia che aveva iniziato a studiare all’università di Pisa qualche anno fa prima della malattia, per l’astronomia e la fantascienza, per la storia, per la musica, che assieme a quella per gli anime i manga condivideva col fratello più grande Riccardo.

E anche quella per la scherma medievale, disciplina di cui si era innamorato da qualche tempo e in cui trovava una sua pace interiore, oltre a una nuova compagnia di amici che gli sono stati vicino fino all’ultimo e che adesso piangono la sua scomparsa. Come gli storici compagni del liceo scientifico XXVI Aprile di Pontedera e tutti coloro che lo avevano conosciuto e apprezzato quel suo essere «lupo solitario dal cuore grande».

Le parole della madre

«Due anni fa, senza sintomi, gli diagnosticarono un adenocarcinoma con metastasi polmonari già avanzate – spiega la mamma – ma Cesare ha lottato fin da subito. Eravamo disperati e ci disse “in qualche modo farò, non vi preoccupate”. Anche i medici e gli infermieri ci dicevano che era un esempio. Dalle chemio fino agli ultimi giorni all’Hospice di Pisa, ci rassicurava e prendeva gli antidolorifici da solo quando era proprio necessario».

Angela non dimentica di ringraziare il personale sanitario che ha seguito suo figlio, in particolare «il reparto di Oncologia dell’ospedale Santa Chiara di Pisa e l’equipe del dottor Fornaro, sono stati splendidi» dice, per poi lanciare un messaggio.

Il messaggio

«Ormai i tumori colpiscono sempre più persone in giovane età, mi raccomando fate controlli e prevenzione». Cesare lascia i genitori, Angela e Adriano, e il fratello Riccardo. Esposta da ieri alle cappelle della Pubblica Assistenza di Pontedera, la salma sarà portata oggi, 12 novembre, alle 15 al cimitero a La Rotta. 

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