Pontedera piange Christian Picarella, morto a 13 anni: per lui si erano mobilitati tanti campioni del calcio
Il bambino era affetto fin dalla nascita da una rara e grave malattia genetica. Per lui erano arrivati anche i messaggi di Ibrahimovic e Messi ed erano state organizzate iniziative benefiche
PONTEDERA. Per lui si erano mossi i più grandi campioni del calcio. Compreso uno dei più grandi di sempre, l’otto volte pallone d’oro Lionel Messi. Tutti a fianco di Christian Picarella, un ragazzo di Pontedera affetto da una gravissima malattia genetica. Stasera è arrivata la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire: Christian se ne è andato, all’età di 13 anni.
A dare la notizia è stato Giacomo Di Sacco, che ha spiegato di essere stato contattato direttamente dalla famiglia di Christian. Di Sacco ha avuto un ruolo importante negli oltre dieci anni di mobilitazione e di raccolta fondi che hanno accompagnato la vita del bambino e gli sforzi dei suoi genitori. Fu proprio lui, insieme all’altro titolare di “Io tifo Pisa” a Fornacette, Fabio Grasci Puccini, a far partire il progetto “Insieme per Christian”, nato nel 2015 per aiutare la famiglia del bambino, afflitto fin dalla nascita da una gravissima malattia genetica neurologica, la CDKL5. Una patologia per la quale, al momento, non ci sono cure disponibili: la sfida, dunque, è stata quella di permettere a Christian una vita con il massimo livello di assistenza possibile. E la partecipazione di tutti è stata davvero eccezionale.
In particolare a mettersi in gioco è stato il mondo dello sport. Appianando anche le rivalità di tifo e di campanile che lo contraddistinguono, I tifosi di Pisa e Pontedera, ad esempio, nel corso degli anni hanno aderito a una lunga serie di iniziative di solidarietà. E poi – accanto a tantissimi cittadini comuni – si sono mossi i personaggi famosi. L’elenco è sterminato e quindi qui si possono fare soltanto alcuni nomi. Dal mondo dello spettacolo non si possono non ricordare Pippo Baudo, il duo Ficarra & Picone e il comico Cristiano Militello. Ma è stato forse nell’ambito sportivo – e calcistico in particolare – che la vicenda di Christian ha toccato le corde più profonde.
E allora tra i primi ci furono l’attuale allenatore della Nazionale Rino Gattuso e il bomber argentino Gonzalo Higuain. E poi il portierone campione del mondo Gianluigi Buffon. Ci furono anche delle aste di magliette, come quella di Edinson Cavani. E poi partite del cuore, ed eventi in discoteca. Alla fine i personaggi famosi coinvolti furono più di 700, molti con un videomessaggio. Come quello di Zlatan Ibrahimovic che fu proiettato durante un incontro con gli studenti dell’Istituto Santoni: «Vai Christian, vai guerriero. Sei più forte di me», diceva il bomber svedese. Per arrivare a Lionel Messi, che registrò il suo messaggio direttamente dagli spogliatoi del Barcellona, squadra per la quale militava all’epoca (si era nel 2019). Sicuramente una delle campagne benefiche più grandi nel nostro territorio.
Come spesso accade in situazioni simili, poi, il bene genera altro bene. Quando nel 2020 la famiglia ottenne finalmente alcuni incentivi per affrontare le costose cure mediche, il progetto si trasformò in “Insieme per sognare”, continuando a portare aiuto a bambini e famiglie in difficoltà. «Abbiamo voluto allargare il raggio della solidarietà – aveva spiegato Di Sacco – perché la storia di Christian ha insegnato a tutti noi che la forza dell’amore e dell’unione può cambiare le cose». L’onda emotiva della morte di Christian è stata fortissima fin dalla serata di oggi. Fra i primi messaggi quello del Pontedera calcio: «Tutta l'Us Città di Pontedera esprime profondo cordoglio alla famiglia Picarella per la scomparsa del giovane Christian, un ragazzo straordinario. Nel 2018 la società granata ebbe l'onore di partecipare all'iniziativa "Pontedera corre con Christian", mettendo all'asta le maglie del derby contro il Pisa e devolvendo il ricavato per sostenere le cure del piccolo. Oggi, ricordiamo quel gesto e quel legame con il club e la tifoseria granata con grande commozione».
