Il Tirreno

PONTEDERA. È stato condannato a tre anni e otto mesi di reclusione, in rito abbreviato, il giovane di nazionalità marocchina accusato di rapina aggravata dall’uso di un’arma la sera del 30 dicembre 2024 in un ristorante del centro di Pontedera.

Quella sera, nonostante l’orario di chiusura, era riuscito a entrare in un ristorante indiano vicino alla stazione ferroviaria cittadina. Dentro il locale, una volta sorpreso dal titolare che si era insospettito a causa dei rumori, si era avvicinato a quest’ultimo impugnando un coltello, e sotto minaccia si era impossessato del fondo cassa – circa 150 euro – per poi prendere l’uscita e scappare via.

Dalla denuncia erano partite le indagini della compagnia dei carabinieri di Pontedera, coordinata dalla Procura, nel tentativo di risalire all’autore della rapina sia grazie alla descrizione del titolare dell’attività che alle immagini delle videocamere di sorveglianza della zona. Fin quando le ricerche hanno portato al 25enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine per precedenti.

Così lo scorso 18 gennaio, nell’ambito dell’operazione Alto Impatto messa in pratica tra la stazione e il centro di Pontedera, i militari dell’Arma lo hanno rintracciato, arrestato e portato al carcere Don Bosco di Pisa, eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nel frattempo emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale pisano.

In seguito la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero e l’opzione del rito abbreviato formulata dall’imputato tramite l’avvocato difensore Gabriele Dell’Unto.

Ieri il giudice per l’udienza preliminare Nunzia Cancellano ha pronunciato la sentenza di condanna: rinunciando a fare appello l’imputato potrà beneficiare di un’ulteriore riduzione della pena.


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