Cascina, FdI e Lega: «L’Alert System usato per favorire il voto al referendum», il sindaco Betti: «Polemica infondata, lo faremo ancora»
Centrodestra contro l’amministrazione: Fratelli d’Italia presenta un esposto ai carabinieri per denunciare l'uso improprio del sistema ma il primo cittadino difende l’iniziativa
CASCINA. Un esposto è stato presentato questo pomeriggio dal gruppo di Fratelli d’Italia ai carabinieri di Cascina. Ma la polemica sull’uso improprio dell’Alert System era scoppiata già di prima mattina, alla vigilia del voto referendario. «Nei giorni scorsi, molti cittadini di Cascina hanno ricevuto un messaggio tramite l’alert system, il sistema di allerta pubblica pensato per informare la popolazione in caso di emergenze gravi: terremoti, incendi, alluvioni, incidenti industriali. Il messaggio, però, non annunciava alcun pericolo imminente. Era un semplice promemoria istituzionale per invitare la popolazione a votare al referendum dell’8 e 9 giugno. Apparentemente innocuo? Forse, ma la questione è molto più seria e pone diversi interrogativi sia sul piano etico che legale Un uso improprio, ai limiti della propaganda», tuona Maria Pia Morella della Lega di Cascina.
«Il sistema di allerta non è nato per diffondere comunicazioni elettorali. Il suo scopo è salvare vite umane, non veicolare messaggi istituzionali, e tantomeno essere utilizzato – direttamente o indirettamente – come strumento di propaganda politica. Che si tratti di un messaggio “neutro” non cambia la sostanza: in pieno periodo elettorale, inviare tramite un canale d’emergenza un messaggio legato al voto significa alterare la percezione e l’importanza di quell’appuntamento, sfruttando un sistema di comunicazione istituzionale non accessibile a tutte le forze politiche. Il Comune, invece, ha usato un canale privilegiato, uno strumento che si attiva – per prassi – solo in casi di emergenza reale». Anche Elena Meini, consigliera regionale della Lega, critica il Comune. «Chiederemo lumi all’Agcom per verificare se si possa trattare di un grave abuso; informare massivamente i cittadini, con tale modalità, su una questione non certamente emergenziale, ci lascia, infatti, molto perplessi, se non indignati-conclude seccamente la rappresentante della Lega».
Nell’esposto di Mirco Melchionno di FdI si chiede che venga fatta chiarezza sull’uso distorto del sistema che «avrebbe potuto indurre il convincimento dell’obbligatorietà di andare a votare».
Il sindaco Michelangelo Betti ha respinto ogni critica, parlando di un attacco mosso dalla disperazione. «Su Alert System una polemica indecorosa e infondata. Posso dire che è stata la prima occasione in cui abbiamo avuto la possibilità di inviare questo tipo di messaggio, ma ritengo che possa diventare una routine per le prossime elezioni, dato che si tratta di un sistema attivato anche per “ricevere notizie su eventi in atto”. I sindaci di Asti ed Arcore hanno usato il sistema per fare gli auguri, rispettivamente, per Pasqua e per Natale. Nell’ultimo periodo, con l’avvicinarsi dell’appuntamento delle elezioni regionali e più avanti di quelle amministrative, il centrodestra cascinese è tornato ad interessarsi del territorio. Non trovando molto da dire, lo ha fatto perlopiù in maniera sbracata».
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