Felice Laveglia morto sotto al trattore, lo striscione dei compagni e l'ultimo saluto
I compagni del professionale “Pacinotti” gli hanno dedicato uno striscione e lo hanno appeso sul piazzale di fronte all’istituto davanti a centinaia di ragazzi
MONTOPOLI. L’ultimo abbraccio sarà nella loro casa, nel verde della campagna tra Montopoli e Palaia. Hanno conosciuto il dolore più grande per un genitore, hanno perso il loro Felice Laveglia, a soli 17 anni. Morto mentre era alla guida di un trattore. La procura ha rilasciato il nulla osta alla sepoltura dello studente, dopo avere disposto l’esame esterno della salma rimasta a medicina legale. Oggi dovrebbe rientrare a Montopoli Valdarno, la famiglia avrebbe espresso il desiderio di tenere con sé l’amato ragazzo. Poi il feretro verrà trasportato alla Pubblica assistenza prima del funerale, che si svolgerà il 4 aprile alle 16 nel santuario della Madonna di San Romano. Un dolore immenso per tutti. Per la famiglia, gli insegnanti e il personale del professionale “Pacinotti” di Pontedera, i compagni di scuola di Felice, della classe terza Mtb, dell’indirizzo meccatronica.
«La sua morte vorremmo diventasse ragione di monito e di riflessione affinché i tanti ragazzi, in particolare degli Istituti professionali, che per passione e scelta personale o per esigenze familiari, o anche solo per forme di intrattenimento che in un modo o nell’altro si riconnettono all’ambiente lavorativo, attendono precocemente a compiti cui tanti altri loro coetanei si accostano in età più matura, fossero sempre oggetto di rispettosa attenzione ed accudimento da parte di noi tutti» è il messaggio che si legge sul sito dell’istituto.
I compagni della classe 3Mtb gli hanno dedicato uno striscione che hanno esibito sul piazzale antistante la scuola, circondati da centinaia di studenti di altre classi, dalla famiglia di Felice «tra cui la nonna che con grande generosità e forza d’animo ha voluto condividere un momento tanto drammatico. Ai genitori, che non hanno trovato la forza di essere presenti perché devastati dal dolore, va tutta la nostra vicinanza e la promessa che, come i ragazzi della 3mtb hanno scritto, egli vivrà sempre tra noi».
Nessuno si dà pace, sembra tutto così impossibile. Felice stava tornando a casa alla guida di un vecchio trattore, come aveva fatto chissà quante altre volte. Per lui la campagna e i motori erano un divertimento. Allo studio, racconta chi lo conosceva, preferiva i lavori dell’agricoltura, una tradizione di famiglia. Solo che nessuno poteva immaginare questa tragica fine. Anche se aveva solo 17 anni Felice sapeva guidare i trattori, non era la prima volta che ci saliva. Poi il destino ha deciso e quel trattore così vecchio, senza arco di protezione, non gli ha lasciato scampo.
A fare la terribile scoperta, lunedì sera, è stato il padre, all’ora di cena, non vedendolo rientrare a casa. Il ragazzo non rispondeva al cellulare, allora il genitore è andato a cercarlo. Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118, carabinieri e vigili del fuoco: questi ultimi sono intervenuti per liberare il corpo del giovane dal peso del mezzo.
Inizialmente sembrava che la procura potesse richiedere l’autopsia, invece una volta ricevuta la relazione dei carabinieri, il magistrato incaricato ha disposto l’esame esterno così da restituire il prima possibile la salma alla famiglia per il funerale. Per fare altre indagini, se saranno necessarie, ci sarà tempo. Ora conta solo il dolore per la morte del ragazzo.