La guida
Storico commerciante muore 25 giorni dopo la moglie
Santa Croce sull'Arno: nel 1958 l’apertura della mesticheria
SANTA CROCE SULL'ARNO. Per i santacrocesi è stato un po’ un’istituzione. Un punto di riferimento ogni volta che manca qualcosa. Perché prima di cercare chissà dove, «proviamo a vedere se ce l’ha lo Zingoni».
Instancabile, sempre presente, refrattario alla “moda” di ferie e feste comandate, attaccatissimo al suo negozio dove è rimasto attivo fino a poco tempo fa. Sarà ricordato soprattutto così Fosco Zingoni, proprietario e fondatore dell’omonima mesticheria nel centro storico di Santa Croce, morto ieri mattina all’età di 95 anni ad appena 25 giorni dalla perdita della moglie Gigliola Andreini, inseparabile spalla del negozio, con la quale Fosco ha voluto forse ricongiungersi dopo una vita trascorsa assieme nella bottega di via Leoni. Ricoverato dal 31 dicembre dopo un malore improvviso, l’uomo si è spento nella notte all’ospedale San Giuseppe di Empoli, dove la salma resterà esposta fino alla tarda mattinata di oggi prima del trasferimento nella cappellina del cimitero di Santa Croce.
Originario di San Pierino, Fosco Zingoni aveva avuto una prima bottega a Fucecchio, una polleria gestita insieme alla sorella, prima di aprire nel 1958 con il padre Pietro la storica mesticheria oggi portata avanti dal figlio Stefano. «Una bottega d’altri tempi – ricorda lo stesso Stefano – dove in quegli anni trovavi la gabbia per i conigli, la rete per i polli e tutti quegli oggetti che la gente dell’epoca era abituata a cercare nella mesticheria del paese».
Un ventaglio di articoli che nel tempo è andato sempre crescendo, in linea con lo sviluppo economico della cittadina conciaria e con le nuove esigenze della sua popolazione, a cominciare dagli oggetti per la casa fino agli articoli da regalo, inseriti nella bottega di via Leoni grazie soprattutto alla passione e alla volontà di Gigliola. Una tradizione oggi portata avanti dal figlio Luciano, primogenito della coppia, con il negozio Zingoni Home aperto inizialmente in via Roma e poi trasferito nell’attuale sede in via Francesca Nord.
Nonostante l’aiuto dei figli, però, Fosco è rimasto attivo nel negozio fino a un paio d’anni fa. «Lui c’era sempre, se lo cercavi lo trovavi in bottega. Voleva essere presente nonostante l’età», aggiunge ancora il figlio Stefano, ricordando come alla fine erano state solo le condizioni della moglie a convincerlo a mollare per starle accanto. La donna, premiata nel 2023 dall’amministrazione comunale nell’ambito dell’iniziativa “Otto donne per l’8 marzo”, è venuta a mancare lo scorso 10 dicembre lasciando «un vuoto» (come diceva lui stesso) nella mente e nel cuore di Fosco, conosciutissimo e stimato dai santacrocesi, che in tanti hanno inviato ieri un messaggio di condoglianze ai figli Luciano e Stefano che oggi portano avanti l’attività dei genitori.
La salma di Fosco arriverà oggi in tarda mattinata nella cappella del cimitero dove resterà esposta fino a domani mattina. Il funerale sarà celebrato alle 14.30 di domani nella chiesa Collegiata prima della cremazione.