Il Tirreno

Pontedera

Il racconto

Auto volata nel giardino, il proprietario della casa: «Ero appena uscito per spegnere le luci, se fosse successo prima sarei morto»

di Andreas Quirici

	La macchina ribaltata nel giardino della casa all'Angelica e il proprietario dell'abitazione Luciano Rosini
La macchina ribaltata nel giardino della casa all'Angelica e il proprietario dell'abitazione Luciano Rosini

Montopoli, la testimonianza del pensionato che abita lungo la Tosco Romagnola all'Angelica: «Abbiamo sentito il botto e quando siamo usciti abbiamo visto una scena incredibile»

27 novembre 2023
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MONTOPOLI. Il mattino dopo il disastro, Luciano Rosini spazza dal resede i detriti dell’Audi 2 che gli è piombata alla porta di casa dopo un incidente in cui è rimasta coinvolta anche una Fiat Seicento su cui viaggiavano tre giovani. «E pensare che dieci minuti prima ero uscito per spegnere le luci esterne – dice il pensionato –. Se fosse successo in quel momento mi avrebbero ammazzato».

Lo sguardo si ferma come se l’ex artigiano del settore calzaturiero, che abita nella casa lungo la Tosco Romagnola all’Angelica con la moglie Miranda Giglioli tra San Romano e Capanne, s’immaginasse la scena. Poi riprende tra l’arrabbiato e lo stupito: «Eravamo in casa come sempre. A quell’ora ci prepariamo per andare a dormire e avevo chiuso le persiane da pochi istanti. Poi abbiamo sentito una grande botta provenire da fuori. Siamo usciti e ci siamo ritrovati di fronte una scena incredibile».

Poi la chiamata ai soccorsi e l’arrivo delle ambulanze inviate dalla centrale del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco, ai quali è spettato il compito di mettere in sicurezza le auto coinvolte nell’incidente per evitare la fuoriuscita di carburanti ed eventuali incendi. Ma per Rosini e sua moglie Miranda si è trattato di una nottata davvero difficile da mandare giù. «È stato davvero brutto vedere quei giovani sofferenti e i danni che hanno provocato alle loro auto e alla nostra proprietà – dice ancora – perché incidenti di questo tipo derivano quasi sempre dalla forte velocità. Ed è questo il punto. Qui servono interventi. Altrimenti si continuerà a lamentarsi e a piangere per i feriti. All’altezza dell’autolavaggio qui vicino, in direzione di Capanne, qualche anno fa c’è scappato il morto. Questa volta abbiamo assistito a un miracolo. Ma non va sempre bene. Bisogna fare qualcosa di concreto per ridurre i rischi».

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