Vigili senza la patente di servizio. «Non possono guidare le auto»
Sette agenti assunti nel 2021 bloccati dalla burocrazia perché non si fanno i corsi. E in questo modo il rischio concreto è che a rimetterci sia la sicurezza
CASCINA. Le auto della polizia municipale rischiano di restare ferme quando nei turni ci sono agenti che non hanno la patente di servizio per usarle. Succede a Cascina (sono 7 gli agenti che non hanno conseguito questo titolo abilitativo) ma anche in altri comuni.
Le prefetture, compresa quella di Pisa, sono in ritardo nell’organizzazione dei corsi per il rilascio della patente “speciale”. È una classica storia all’italiana, strettamente intrecciata alla burocrazia. E soprattutto a come viene interpretata una circolare ministeriale che risale al 2012 (oltre all’articolo 139 del codice della strada) che impone il possesso di una patente speciale per potere guidare le auto targate polizia locale. «I veicoli in dotazione dei corpi (o servizi) di polizia locale che risultino adibiti esclusivamente alle attività di polizia stradale e muniti di targa speciale di immatricolazione possono essere condotti dai soggetti titolari di patente di servizio. Ne consegue che questa si aggiunge al normale titolo abilitativo ed è necessaria per condurre veicoli con targa speciale polizia locale”.
Non tutti i comandi applicano alla lettera la normativa e anche in provincia di Pisa viene la circolare viene applicata a macchia di leopardo. Chi la applica teme eventuali problemi dal punto di vista assicurativo in caso di incidenti stradali perché comunque gli agenti la patente di guida ce l’hanno.
«Effettivamente c’è questa difficoltà – conferma il sindaco di Cascina, Michelangelo Betti – vale soprattutto per i neoassunti, in particolare per i giovani. Con i trasferimenti per mobilità succede di meno. C’è anche il caso di un autista di autobus, poi entrato nella Municipale, che però non può guidare l’auto di servizio. Abbiamo circa sette agenti in questa situazione, mi risulta che la prefettura sia stata sollecitata a organizzare un nuovo corso».
La comandante di Cascina, Simona Molesti, per il momento ha deciso che chi non ha la patente di servizio non può guidare le auto della Municipale, quelle munite dei contrassegni d’istituto e di targa di servizio. Così ci sono vigili assunti dal Comune di Cascina nel 2021 (con concorso) che escono di pattuglia sul territorio solo se nel turno c’è un collega dotato di patente per guidare l’auto. Attualmente nell’organico di Cascina ci sono undici agenti “viabilisti”, cioè impiegati nei servizi di pattuglia sul territorio. Sette di fatto sono a piedi anche se possono essere impiegati in altri settori della vigilanza.
Anche la vicina Pontedera finora ha scelto una linea prudente. «Anche noi abbiamo qualche giovane senza patente di servizio – spiega il comandante Daniele Campani – e questo argomento è stato al centro anche di un recente meeting nazionale della polizia municipale. Visto che molte prefetture sono in difficoltà nell’organizzazione dei corsi, è stato spiegato che gli agenti possono guidare le auto di servizio senza la patente rilasciata dalla prefettura. Faremo un corso interno per la formazione necessaria per poterli impiegare nelle pattuglie, considerato che tutti hanno la patente “civile”».
Tornando a Cascina, i vigili senza patente di servizio cominciano ad essere un bel gruppo. E questo, in particolare nei giorni festivi o comunque quando è necessaria una maggiore presenza nella vigilanza, potrebbe finire per essere un problema.
Ovviamente la situazione è seguita anche dai sindacati. La prefettura organizzerà nuovi corsi quando avrà un buon numero di partecipanti.
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