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Falle del sistema

Ponsacco, madre single con due bimbi non può avere la “Carta solidale” per un pasticcio burocratico

Ponsacco, madre single con due bimbi non può avere la “Carta solidale” per un pasticcio burocratico

L’esclusione legata a uno stato di famiglia non aggiornato

16 settembre 2023
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PONSACCO. «Io e i miei due figli minorenni privi della Carta solidale e della “Carta dedicata a te” per un pasticcio burocratico, nonostante fossi in regola con l’Isee e avessi fatto tutto quello che dovevo». È lo sfogo di Evelyn Etedheke, 46 anni, presidente della New Life Nigerian Association.

Come molti lettori ricordano, la legge di bilancio 2023 ha istituito un fondo destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità, da parte di persone in possesso di un Isee non superiore a 15. 000 euro. Ma, afferma Evelyn, originaria della Nigeria e in Italia da oltre vent’anni, «inizialmente mi è stato detto che il mio Isee 2023 era anomalo, e ho risposto che non è vero, perché il mio Isee è in regola». E poi? «Poi mi hanno detto che il mio stato di famiglia non era in regola, e per questo non sono stata ammessa ».

Tutto gira intorno alla figura di una quarta persona, il fratello di Evelyn, che però ha lasciato l’Italia da due anni. La donna si è rivolta all’Usb, Federazione di Pisa, che martedì 5 scriveva al Comune di Ponsacco e all’Inps che Eelyn ha fatto richiesta di cancellazione del fratello dal suo stato di famiglia il 2 settembre 2021 ma la cancellazione è avvenuta ad agosto 2023: «Riteniamo quindi che l’esclusione della signora Etedheke dalla carta solidale, attribuita all’Isee non corretto, sia esclusivamente dovuta alla mancata cancellazione del fratello dallo stato di famiglia, considerando che ci sono voluti due anni».

Interpretazione non condivisa però dal Comune, che rispondeva giovedì 7: «La modalità corretta di cancellazione sarebbe stata quella per cui il fratello della ricorrente, prima di espatriare in Francia, si fosse presentato all’anagrafe dichiarando il suo espatrio e perciò salvaguardando e tutelando la posizione anagrafica della sorella, gravata della presenza del fratello nonostante la sua assenza». Inoltre «è stata la ricorrente spontaneamente ad accettare in famiglia il fratello e come tale ne era anagraficamente responsabile». E purtroppo «non tutti gli aventi diritto sulla carta hanno ottenuto il beneficio, ma solo quelli rientranti nel budget stabilito dall’Inps».

Conclude Evelyn: «Sono sconvolta: se non può avere la Carta una donna single, con l’Isee in regola e madre di due bambini, chi può averla?». La donna spera ora che il Comune o l’Inps ci ripensino.  

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