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Da discarica a villaggio medioevale: così nasce il parco storico di Fauglia. E ci si potrà anche vivere – Video

di Tommaso Silvi

	Alcune immagini del parco storico di Fauglia (Fotoservizio di Franco Silvi)
Alcune immagini del parco storico di Fauglia (Fotoservizio di Franco Silvi)

Nasce il parco storico di Montalto, a Fauglia: undici ettari ripuliti e trasformati in un villaggio dell’anno mille. Dall’idea durante la pandemia ai due anni e mezzo di lavoro per dare vita al paradiso degli amanti di rievocazioni storiche e giochi di ruolo

31 marzo 2023
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Nel bosco di Fauglia c’è un villaggio medievale. Capanne con il tetto di rami e arbusti, sentieri segnati da palizzate. Un piccolo paese dell’anno mille, con un portone gigante – anche lui in legno – a proteggere l’ingresso al borgo. Non è un reperto storico, ma il frutto del lavoro di un gruppo di persone che nel periodo della pandemia è riuscito a realizzare quella che inizialmente sembrava un’idea folle. Ogni dettaglio racchiude uno studio: dai materiali usati per i “tetti” alla disposizione delle “case”. E presto sarà possibile viverci: qualche giorno in mezzo alla natura senza comfort moderni. Pranzo e cena preparati su bracieri realizzati con mattoni e argilla. Come nel medioevo, naturalmente.

Due anni: tanto è bastato a un centinaio di volontari per ripulire completamente una superficie di circa 11 ettari, in cui sorgevano anche numerose discariche abusive, e realizzare il primo Parco Storico e Larp, dove “Larp” sta per Live action role-playing. In italiano: i giochi di ruolo. Perché nel bosco di Fauglia è nato il paradiso degli appassionati di rievocazioni storiche. Unico in Italia.

La sfida e il sudore

Siamo a Montalto. Oggi è “solo” il nome della via che porta fuori dal centro abitato di Fauglia, ma nell’anno mille era uno dei paesi più popolati dell’area Pisana-Livornese e non solo, con un migliaio di abitanti. Il parco storico è stato inaugurato giovedì 30 marzo alla presenza delle istituzioni. C’era anche il presidente della Regione, Eugenio Giani, che nella tradizionale foto di gruppo si è fatto immortalare con mantello rosso e spada. Accanto a lui la “mente” del villaggio medievale, Aron Chiti. È il presidente di Reges, un’associazione che comprende vari gruppi di amanti di rievocazioni storiche. Perché l’unione fa la forza. «Abbiamo fatto qualcosa di incredibile – dice Chiti mentre passeggia sul camminamento che guarda dall’alto il villaggio –, e ce l’abbiamo fatta prima di tutto perché abbiamo lavorato da squadra. Abbiamo passato giornate intere prima a bonificare i terreni e poi ad allestire il resto. E non è finita, mancano almeno altri due anni di lavoro per portare a termine il progetto che abbiamo elaborato. Quando sarà completato, questo parco sarà un’attrazione capace di portare a Fauglia migliaia di persone».

L’idea

«Abbiamo tutti la solita passione, ma ci mancava un posto per “divertirci”», racconta Aron Chiti. «Abbiamo individuato quest’area enorme – prosegue – e dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni ci siamo messi al lavoro». Non tutti i mali vengono per nuocere, si dice. E nel caso del parco storico di Fauglia il detto popolare calza a pennello. «Nei mesi più duri della pandemia questo è stato il nostro “rifugio” dalla paura e dalle incertezze di quel periodo. Con tanto tempo libero a disposizione – va avanti il presidente di Reges – ci siamo concentrati sulla pulizia del bosco. Abbiamo trovato di tutto: rifiuti di ogni tipo e addirittura alcuni sversamenti che in alcuni punti avevano sovrastato la natura creando delle paludi disgustose. Un passo alla volta abbiamo realizzato 600 metri di nuove fognature e smosso il terreno. Poi siamo passati alla realizzazione delle capanne, che devono ancora essere completate con una copertura perimetrale di terra e argilla, così da ricreare uno scenario identico a quello del medioevo». Un’operazione da oltre 100mila euro, portata avanti grazie ad alcuni bandi e alla grande mano di soggetti privati che hanno creduto nell’idea di Chiti e hanno voluto aiutarlo a concretizzarla.

Cinema, feste e turisti

Il parco storico di Montalto si allargherà e verrà perfezionato nei prossimi mesi. Le sue declinazioni sono parecchie. «Può essere un set cinematografico per i film ambientati in epoca medievale, oppure una scelta turistica per staccare dalla quotidianità. Organizziamo anche percorsi nel bosco, li abbiamo studiati e scelto quelli che lungo il cammino offrono scenari naturali davvero suggestivi. Tra quegli alberi – dice Chiti – si apre un mondo che in pochi conoscono». E anche se nell’anno mille i social non c’erano, su Facebook è possibile conoscere tutti i dettagli e mettersi in contatto con i gestori del villaggio attraverso la pagina “Parco Storico e Larp La Signoria di Montalto”.

I giochi di ruolo

I primi a “testare” il parco medievale saranno i partecipanti al gioco di ruolo in programma da oggi a domenica, organizzato dall’associazione Whlive, presieduta da Giacomo Del Ministro. «Finalmente una location estremamente valida per isolarsi dalla modernità. Aiuta i giocatori a impersonare personaggi diversi – spiega Del Ministro – rispetto a ciò che sono nella vita di tutti i giorni». Ma come funzionano esattamente i giochi di ruolo? «I partecipanti – dice Del Ministro – recitano ruoli diversi, come in una rappresentazione teatrale. Lo fanno improvvisando una storia insieme agli altri giocatori, è una creazione condivisa di qualcosa che non si può vedere nella realtà a cui siamo abituati. Un viaggio nel tempo».


 

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