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Le soffitte di Villa Baciocchi si trasformano in un museo: ecco la rivoluzione digitale di Capannoli

di Tommaso Silvi
Le soffitte di Villa Baciocchi si trasformano in un museo: ecco la rivoluzione digitale di Capannoli

Un piano da 870mila euro, lavori già iniziati: otto sale tra storia e gastronomia

07 febbraio 2023
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CAPANNOLI. È stata costruita sui resti di quello che gli storici definiscono il castello medievale di Capannoli. Nel 1833 venne ereditata dai marchesi Baciocchi che la rivoluzionarono: sia negli spazi interni che nell’ampio parco. Dal 1951 è diventata di proprietà del Comune. Oggi ospita il museo zoologico e il centro di documentazione archeologico della Valdera, che raccoglie tutti i reperti trovati negli anni tra Pontedera e dintorni. Con un intervento da 870mila euro Villa Baciocchi ospiterà un museo che si snoderà nelle soffitte del gioiello dell’architettura settecentesca. «L’unico spazio che fino a questo momento – spiega la sindaca di Capannoli, Arianna Cecchini – non era stato valorizzato». Otto nuove sale con esposizioni, attività multimediali e uno straordinario viaggio nel tempo digitale.

Il progetto
Il piano si chiama “Le Soffitte di Villa Baciocchi” ed è stato seguito dallo studio tecnico dell’architetto Paolo Ceccanti. I lavori sono iniziati e la sindaca annuncia che «entro la fine dell’anno saranno terminati e potremo presentare a tutti la nuova offerta di Villa Baciocchi». Da una parte il recupero del sottotetto della villa, dall’altra la creazione di un museo interattivo di ultima generazione. Cosa succederà nelle soffitte di Villa Baciocchi è spiegato bene nella relazione dell’architetto Ceccanti. «Il progetto Le Soffitte di Villa Baciocchi intende rispondere all’esigenza di ampliamento del percorso di visita della villa, che richiede di definire e inquadrare alcuni elementi narrativi dedicati alla storia dell’immobile, alla sua fondazione, ai personaggi chiave che l’hanno abitato e trasformata. Allo stesso tempo – spiega Ceccanti – l’evoluzione del territorio e la sua conformazione ad uso agricolo, introduce al tema delle tradizioni, delle produzioni tipiche, delle eccellenze produttive, che troveranno adeguato spazio di racconto nel percorso di visita, riuscendo anche a valorizzare le realtà economiche ed artigianali locali. Il percorso di visita snoda il suo racconto attraverso otto sale; le prime saranno dotate di passerelle per consentire un movimento utile data la stabilità dei pavimenti e le altezze dei soffitti, e saranno dedicate al racconto dell’origine della villa e dei personaggi che l’hanno abitata, ingrandita e raccontata, mescolando realtà e mito. La seconda parte della visita – continua l’architetto – punterà al racconto delle tradizioni e dei mestieri dell’ultimo secolo, passando anche in rassegna le produzioni enogastronomiche ed artigianali tipiche; nell’ultima sala è proposta un’area didattica per attività di laboratorio e riunione di vario tipo. Le postazioni di approfondimento statiche e multimediali sono proposte in due lingue, italiano ed inglese».

I soldi
Nelle soffitte di Villa Baciocchi, dunque, si snoderà un museo che punterà sulla storia dell’immobile e più in generale su quella della Valdera. Ma non solo. Perché ci sarà spazio anche per le eccellenze del territorio, enogastronomiche e non solo. Come accennato in precedenza, il piano vale 870mila euro. Di questi soldi, il Comune di Capannoli è riuscito a reperirne 696mila dal ministero, che ha scelto il progetto di Villa Baciocchi insieme a pochi altri a livello nazionale.

I tempi
La sindaca Arianna Cecchini non ha dubbi. «Entro la fine dell’anno avremo terminato l’intervento. È fondamentale rendere Villa Baciocchi un gioiello dal punto di vista espositivo e non solo. Tante persone in Valdera non hanno ben presente il patrimonio rappresentato da Villa Baciocchi. Con la valorizzazione delle soffitte e il recupero degli affreschi nel salone nobile e nella chiesetta privata vogliamo promuovere ancora di più la nostra splendida villa».


 

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