Il Tirreno

PONTEDERA. L’Mp3 e il MyMoover. Due modelli che hanno segnato, a loro modo, un’era per la produzione di scooter a tre ruote della Piaggio. Il primo ne ha due anteriori che s’inclinano e risale al 2006. Il secondo è un mezzo per le consegne, protagonista di una maxi fornitura a Poste Italiane pochi anni fa, con le due ruote posteriori che s’inclinano. Ora però, la casa pontederese ha presentato un brevetto per un mezzo simile, ma a quattro ruote, in cui quelle che basculano si trovano nella parte anteriore.

Siamo ancora lontani da una messa in produzione. La società per ora ha presentato una proposta di brevetto a cui seguiranno collaudi e valutazioni degli ingegneri. Il classico percorso che si adotta per sistemi di mobilità innovativi. E la tutela legale e d’ingegno, in questi casi, è fondamentale per mettersi al riparo da copie che, immancabilmente, tentano di riempire il mercato. Ecco, quindi, l’importanza del brevetto che pone l’attenzione su tanti aspetti tecnici su cui i tecnici di Piaggio lavorano per trovare soluzioni commerciali.

Di sicuro c’è che il sistema oggetto di richiesta di brevetto si basa su uno scooter. Ed è certa la scelta di continuare a lavorare su questo progetto per proporre agli appassionati del genere una soluzione di mobilità incentrata sulla sicurezza stradale. Ma anche sul tema che va per la maggiore in questo periodo, l’ecocompatibilità. Il brevetto in questione, infatti, riguarda anche veicoli elettrici. E non poteva essere altrimenti, vista la forte spinta green che il Gruppo guidato da Roberto Colaninno sta mettendo in pratica da molti mesi ormai a questa parte.

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