Il Tirreno

Pontedera

Lutto

Trovato morto nella sua casa di Tirrenia lo scrittore Luca Ghimenti

di Marco Sabia

	Luca Ghimenti
Luca Ghimenti

L’allarme degli amici che non riuscivano a contattarlo da diverse ore. Nel 2019 il primo libro a cui avevano fatto seguito altre tre opere

01 dicembre 2022
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FUCECCHIO. La notizia ha profondamente scosso Fucecchio, la contrada Porta Raimonda e tutti quelli che lo conoscevano sia a Fucecchio che nella provincia pisana: Luca Ghimenti, scrittore da anni trasferitosi nel pisano, è stato trovato morto nella giornata di martedì 29 novembre nella casa di Tirrenia dove viveva, dopo che i suoi amici si erano allarmati perché non riuscivano a prendere contatti con lui.

A scoprire il corpo senza vita dell’uomo sono stati i carabinieri. Ghimenti aveva festeggiato 56 anni lo scorso 5 giugno e con Fucecchio manteneva un legame fortissimo: un po’ per l'amore per i colori gialloblù della sua contrada e un po’ per quella sua passione scoperta e coltivava dalla mezza età in poi per la scrittura, tanto che ambientava i suoi gialli a Fucenza, che non era altro che Fucecchio sotto mentite spoglie.

Quattro le opere già scritte: il debutto nel 2019 con "Un amore sbagliato", poi l’intermezzo di “Natale rosso sangue” (dove a morire è addirittura babbo natale) e poi gli altri due episodi con al centro il protagonista – il maresciallo Marta – e cioè “Il secondo sorriso” e “Una settimana di passione”.

Con quest’ultima fatica, tra l’altro, nel 2021 aveva unito le sue due grandi passioni: il palio e la scrittura. La settimana di passione, infatti, è quella del Palio delle contrade, che culmina con la corsa della domenica. Per la prima volta – grazie al lavoro di un appassionato – la più importante e partecipata manifestazione cittadina era entrata nella trama di un giallo, che ne ripercorreva tutti i riti.

Ghimenti – per tanti anni rappresentante degli articoli da bricolage e recentemente entrato a lavorare all'aeroporto di Pisa – era molto conosciuto: lascia la madre e un figlio, mentre lo scorso anno aveva perso improvvisamente l’amato padre, che era rimasto a vivere a Fucecchio.

Il maresciallo Marta era la sua creatura letteraria che l’aveva portato a superare i primi confini della notorietà letteraria, perché pur nascendo come una passione la scrittura per Ghimenti ha man mano ricoperto un valore sempre più importante. La contrada – nel quale era cresciuto – ha voluto ricordarlo con un breve ma sentito messaggio, accompagnato da una foto coi colori gialloblù: «Non sei più dove eri, ma ti promettiamo che da oggi sarai ovunque noi saremo». Un messaggio a cui ne sono seguiti tantissimi altri, dello stesso tenore e di vicinanza a suoi cari. La salma si trova adesso all’istituto di medicina legale di Pisa, in attesa dell’autopsia, che individuerà con certezza le cause del decesso. Una volta eseguito l’esame da parte del medico legale incaricato dalla procura, la famiglia, gli amici e i conoscenti potranno dargli l’ultimo saluto.


 

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